La strategia, sin dallinizio, è stata dattacco: spazio alla voce del segretario Walter Veltroni, certo, ma pure alle tante voci «contro», come quella di Arturo Parisi (venerdì) o quella di Sergio Cofferati (ieri). Non è tenera Repubblica con lo tsunami che sta squassando il Pd. Anzi, è decisamente in prima linea. E infatti il sindaco di Firenze Domenici appunto davanti alla sede fiorentina del gruppo Repubblica-LEspresso è andato a incatenarsi. Perché il «fuoco amico», quello che arriva proprio da sinistra, è quello che fa più male. «Lex Fgci e il plurinquisito, la maledizione fiorentina torna a colpire la sinistra» il titolo del reportage di venerdì dedicato al caso Firenze.
E ieri, accanto alla difesa di Domenici e della Iervolino targata Veltroni, lattacco dellassessore fiorentino Graziano Cioni, «Si diventa tutti cannibali quando un partito non esiste», lintervista al sindaco di Bologna Sergio Cofferati che invita chi è inquisito a mettersi da parte, e unaltra voce, quella del presidente della Regione Campania Antonio Bassolino (che Veltroni non ha difeso) e che dice che no, lui non lascerà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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