Tensione alle stelle, dita sul grilletto, nervi tesi. Dietro luccisione di una ragazzina di 13 anni e il ferimento dei suoi genitori colpiti dai soldati italiani cè lo stato di massimo allerta diffuso dai comandi Nato. Le segnalazioni dei servizi di sicurezza parlano chiaro. I talebani, secondo lintelligence dellAlleanza, progettano una strage di soldati della coalizione, un colpo sanguinoso ed esemplare capace di minare il morale dei principali alleati degli Stati Uniti. La strategia è stata annunciata su internet il 30 aprile con un comunicato pubblicato dal sito talebano Alemarah e firmato dal mullah «Brother» Akhund, considerato il numero due dellorganizzazione dopo il Mullah Omar. Loperazione «Nasrat», ossia vittoria, punta a fiaccare le truppe occidentali prima della controffensiva della Nato annunciata da Barack Obama e preceduta dal dispiegamento di 17mila soldati americani.«A partire dal 30 aprile spiega il comandante Akhund i mujaheddin dellEmirato Islamico dAfghanistan lanceranno loffensiva Nasrat con imboscate, esplosioni, attentati suicidi e attacchi a sorpresa contro sono le unità militari delle forze dinvasione, i centri diplomatici, i convogli e gli alti funzionari del governo fantoccio.
Lobbiettivo principale resta però la messa a segno di un attentato esemplare capace di far strage di decine di soldati occidentali. Qualcosa come gli attentati con mega-trappole esplosive dellIraq o, meglio ancora, labbattimento di un elicottero da trasporto Chinook, il pullman dei cieli capace di trasportare fino a 40 militari. Secondo i britannici questultimo spettacolare attacco è quello su cui si concentrano gli sforzi dei talebani. A fine daprile le forze aeree statunitensi e della Nato hanno intercettato e distrutto almeno quattro camion armati con batterie di Zpu2, una micidiale mitragliatrice antiaerea a doppia canna da 14,5 millimetri dellera sovietica acquistata probabilmente dalla Cina. Dove non arrivano le Zpu2 i talebani rispolverano le tattiche degli anni 80 quando i loro genitori si appostavano sulle alture prospicienti gole e vallate per bersagliare gli elicotteri russi costretti a pericolose discese lungo le pareti montagnose.
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