Medicina

La ricerca biotecnologica avanza anche nelle patologie oncologiche

Gianni Mozzo

Cambia la terapia anti-tumorale. I farmaci biotecnologici conquistano spazi sempre più ampi perché sono altamente selettivi e perché inducono effetti collaterali molto ridotti. Un forum su queste nuove opzioni terapeutiche si è tenuto nei giorni scorsi a Roma. Ne sono stati protagonisti tre grandi nomi dell’oncologia italiana: i professori Leonardo Santi, Francesco Cognetti e Francesco Di Costanzo. Santi ha aperto la discussione affermando che questa scelta «è destinata a cambiare radicalmente il concetto stesso di terapia antitumorale». Tuttavia, ha aggiunto, non bisogna procedere con attese miracolistiche e ricorrere alle nuove cure dopo un’attenta valutazione delle condizioni del malato (nessun risultato, per esempio, ci si può attendere nelle fasi terminali della malattia).
Il professor Francesco Cognetti ha sottolineato l’azione selettiva dei farmaci biotecnologici, che agiscono direttamente sulle cellule cancerose, risparmiando quelle sane, con una bassa tossicità. Dalla relazione di Cognetti, ricca anche sul piano della ricerca clinica, si ricava la certezza che - adottando una scrupolosa selezione dei pazienti - questa nuova terapia produrrà più lunghe sopravvivenze e perfino alcune guarigioni.Oggi, nel mondo, su cento molecole che sono in fase di studio, trentacinque sono di origine biotecnologica; già nel 2010 anziché trentacinque saranno cinquanta. Il loro campo di azione non è soltanto oncologico; ma in quest’area (che ha sempre stimolato i ricercatori) si stanno raggiungendo i risultati migliori.
È stata l’insulina umana ricombinante, già nel 1982, ad aprire la storia delle terapie biotecnologiche. Quattro anni dopo si è aperta la lunga stagione degli interferoni.
La raffinata tecnologia dei nuovi farmaci rende molto complessa - come ha ricordato il professor Di Costanzo - la messa a punto di farmaci generici.

Per finire, elenchiamo le aree patologiche in cui l’impiego di farmaci biotecnologici ha dato fino ad oggi i migliori risultati: tumori della mammella, del pancreas, del retto, dell’ovaio.

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