«Riforme difficili se la scelta sul Colle non sarà condivisa»

Se il presidente della Repubblica non sarà scelto in modo condiviso, le riforme di cui l'Italia ha «disperato» bisogno potrebbero registrare una battuta d'arresto. È l'opinione dell'Economist, che in un articolo dedicato agli ultimi sviluppi politici italiani esprime parole di stima per Tommaso Padoa Schioppa. «L'elezione di ogni candidato non concordato con il centrodestra farebbe infuriare non solo il già amareggiato Mr. Berlusconi ma anche alcuni dei suoi alleati più ragionevoli», scrive il settimanale. «Questo, a sua volta, potrebbe far svanire ogni residua speranza che le due coalizioni collaborino sulle riforme di cui l'Italia ha disperato bisogno». Quanto all'eventuale elezione di D'Alema, l'Economist scrive che «potrebbe rendere meno difficile nell’immediato il compito di Mr. Prodi, che è di formare un governo che piaccia ai suoi alleati».

«È una valutazione delicata - aggiunge il settimanale britannico - capire se la scelta di un ex comunista alla presidenza possa aiutare o intralciare Mr. Prodi nel lungo periodo». L'Economist scrive, peraltro, che nel futuro esecutivo «Mr. Padoa-Schioppa potrebbe contribuire molto a risollevare la fiducia dei mercati nei confronti dell'Italia».

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