Il prefetto Anna Maria Cancellieri chiederà al ministro dei Trasporti Altero Matteoli una proroga di tre mesi per la gara sulla fornitura di manodopera nel porto di Genova: è quanto emerso ieri mattina dopo l’incontro tra istituzioni, organizzazioni sindacali e operatori portuali che si è svolto in prefettura. «Obiettivo della riunione - ha spiegato il prefetto - era quello di vedere se tutti insieme si voleva affrontare il problema dello scalo, se c’era una volontà condivisa, e questa è stata dimostrata ampiamente da parte sia delle istituzioni, sia delle Compagnie. C’è stata anche la disponibilità da parte delle organizzazioni sindacali e delle Compagnie, la Culmv e la Pietro Chiesa, di sedersi attorno a un tavolo per affrontare lo specifico tema dell’applicazione della legge nel porto». Al centro dell’incontro di ieri, conseguente allo sciopero in atto da parte dei «camalli», c’è un articolo della legge nazionale sui porti che prevede l’assegnazione con bando di gara delle operazioni di carico e scarico delle navi. A Genova, però, in base ad un accordo che risale al 2002, la Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie e la Pietro Chiesa dei «carbunin» detengono di fatto il monopolio. «Riferirò al ministro di questa volontà comune - ha spiegato il prefetto -. Ora aspettiamo la proroga e poi si faranno gli incontri. Quello che mi rende soddisfatta è che tutti vogliamo fortemente passare dallo scontro al dialogo. Se avremo la proroga, cosa non facile - ha concluso Anna Maria Cancellieri -, si dovranno utilizzare questi mesi per un cambiamento vero che porti alla soluzione dei problemi. Nessuno di noi vuole prendere tempo, vogliamo tutti collaborare per la migliore riuscita dell’operazione, ognuno per la sua parte». Alla riunione in prefettura erano presenti il presidente della Regione Claudio Burlando, il sindaco Marta Vincenzi, il presidente della Provincia Alessandro Repetto, e i rappresentanti di Autorità portuale, Camera di Commercio, Capitaneria di porto, sindacati, Culmv e la Compagnia Pietro Chiesa.
Il sindaco Marta Vincenzi valuta positivamente il rinvio: «Sono d’accordo con la proroga sperando che serva non a rimandare la soluzione del problema, ma a trovare nel contempo una forma di sostegno per i lavoratori e un modo per far sì che il porto non rimanga fuori dalle regole».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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