Daniele Petraroli
«La Roma-Pantano non ce la fa più». A una settimana dallinchiesta del Giornale sul trenino dei pendolari, la conferma di una situazione insostenibile arriva direttamente dal presidente di Met.Ro. Stefano Bianchi. «È necessario decidere se questa infrastruttura ferroviaria così importante per il quadrante sud-est della Capitale debba continuare a vivere o no», continua il comunicato di Bianchi che arriva dopo lennesimo disservizio sulla linea. Anche ieri, infatti, le corse tra Centocelle e Laziali si sono fermate per ben sei ore dalle 5 e 50 alle 11 e 50 per un incidente. Un furgone non ha rispettato il semaforo rosso allaltezza di via Berardi e ha tagliato la strada a un convoglio facendolo uscire dai binari. Pendolari appiedati e inferociti per il secondo stop in dieci giorni ma per fortuna un solo ferito lieve.
Questa volta, però, la società che gestisce le ex ferrovie concesse non ha taciuto. E in tarda mattinata è intervenuto addirittura il presidente per ammettere senza mezzi termini quel che scrivevamo una settimana fa: in queste condizioni la Roma-Pantano non può funzionare. «Il materiale rotabile è vecchio e, malgrado lattenta e costosa manutenzione, non riesce a garantire condizioni accettabili di affidabilità - continua il comunicato di Bianchi -. La linea , che attraversa quartiere popolari e ad alta densità di traffico, non ha alcuna protezione e sono ormai numerosissimi gli incidenti causati dagli attraversamenti».
Anche la carenza di organico, che ha causato linterruzione del servizio dieci giorni fa, è stata finalmente confermata da Met.Ro. Mancano macchinisti, capidepositi e capistazione. «È necessario assumere nuovo personale per coprire i vuoti, oggi colmati con luso del lavoro straordinario - le parole di Bianchi - e soprattutto per garantire lapertura delle stazioni della nuova tratta». Già, sette chilometri di linea pronti fino a Pantano ma ancora chiusi. Il presidente mette nero su bianco, poi, gli interventi necessari per ammodernare la ferrovia: «La Roma-Pantano deve diventare, nei prossimi mesi, una priorità per la regione e per il Comune. Firmato entro la fine di luglio il contratto di servizio 2005-2006, la Regione deve decidere alcuni investimenti prioritari: un intervento sulla messa in sicurezza della linea con protezione del percorso, semafori intelligenti agli incroci e potenziamento della rete elettrica».
I treni infine. Met.Ro. si è accorta finalmente che i convogli sono degli anni Trenta e che sarebbe il caso di mandarli finalmente in pensione: «Lacquisto di nuovi treni è diventato ormai improcrastinabile, considerato che 17 dei 29 rotabili disponibili sono del 1933 ed è tempo che vengano rottamati, soprattutto se da gennaio aprirà la nuova tratta, ristrutturata, Grotte Celoni-Pantano Borghese, sette chilometri con sette stazioni nuove di zecca».
Insomma, una ferrovia da ripensare completamente.
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