Scacco al clan Gambacurta, leader dello spaccio di cocaina a Montespaccato

Blitz dell’Arma contro l'associazione capeggiata dai fratelli Franco e Roberto Gambacurta, signori dello spaccio di cocaina a Montespaccato. Salvini: "Ogni operazione contro i boss ripulisce il nostro Paese dalla feccia"

Scacco al clan Gambacurta, leader dello spaccio di cocaina a Montespaccato

Scacco al clan Gambacurta, leader indiscusso dello spaccio di cocaina nel quartiere romano di Montespaccato. Le operazioni, condotte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, sono iniziate all’alba di questa mattina e risultano tutt’ora in corso.

Sette in tutto le misure cautelari disposte dal gip di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, a carico di affiliati e capi dell’organizzazione. Al vertice della cupola c’erano i due fratelli Gambacurta, Franco e Roberto, che, come si legge in uno stralcio dell’ordinanza emessa dal gip, riportato da RomaToday, “avvalendosi concretamente della loro capacità intimidatoria, riuscivano a perpetrare quel meccanismo di estorsione-protezione, tipico delle consorterie mafiose”.

Imprenditori e negozianti venivano “addomesticati” con l’utilizzo di gravi minacce, stando a quello che risulta dalle intercettazioni. In cambio di silenzio e collaborazione, i malcapitati ricevevano protezione. Non a caso la base logistica erano proprio due esercizi commerciali, “Mondo Birra” e “Golden Bar”, che i militari dell’Arma hanno sequestrato. È da lì che i Gambacurta gestivano i loro affari, movimentando “ingenti quantità di sostanze stupefacenti, di diverso tipo, qualità e quantità, per soddisfare in qualsiasi ora del giorno e della notte, in ogni periodo dell’anno, centinaia di acquirenti”.

Le operazioni odierne sono l’ultimo tassello di un’indagine più ampia, “Malavita 2018”, collegata all’indagine “Hampa 2012”, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma che, nel giugno 2018, ha portato all’esecuzione di 58 ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata ad una serie indeterminata di delitti aggravati dalle modalità mafiose. Tra questi spiccano i reati di usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalla transnazionalità.

“Grazie ai carabinieri e

agli inquirenti per gli arresti di membri del clan Gambacurta. Ogni operazione contro i boss ripulisce il nostro Paese dalla feccia. Non ci fermeremo”, è il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

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