Rossetti polemizza con Siri: «Nessun privilegio né abusi»

Aldo Siri attacca in consiglio l’assessore Pippo Rossetti e lo accusa di poca trasparenza sul caso dei costi delle auto blu. E Rossetti, per avere l’ultima parola, risponde con un giorno di distanza di essere «stupito». Aggiunge l’assessore rispondendo al capogruppo della Lista Biasotti «Non scendo in polemica con il consigliere regionale Aldo Siri che sostiene esserci stata una mancata trasparenza nella mia relazione sui costi delle auto blu. Trasparenza e rigore sono principi a cui mi sono ispirato nella conduzione del bilancio regionale. In consiglio ho chiarito che sui conti della giunta la spesa per le auto è passata da 668.600 euro del 2009 ad una previsione di spesa per il 2011 di 535.000 euro cioè il 20 per cento in meno, così come pubblicato da ieri sul sito della Regione. Gran parte di questa somma è data dalla spesa del personale che rimarrebbe uguale anche se non si utilizzassero le auto di servizio». Inoltre Rossetti aggiunge che «la modifica di legge che ha eliminato il contributo volontario di compartecipazione alla spesa per gli assessori e per i membri del Consiglio che utilizzano ordinariamente le auto blu è stato presentato dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio e non dalla Giunta ed è stato votato anche dal Consigliere Aldo Siri». E poi «I membri della Giunta che hanno continuato ad utilizzare continuativamente l' auto blu hanno rinunciato a tale vantaggio e liberamente scelto di continuare a versare quanto versavano prima».
Non manca la stoccata al governo. «La questione delle cilindrate delle auto sollevate da Siri chiarisce la condotta del Governo - dice Rossetti -.

La maggioranza governativa che consente di usare gli aerei di Stato anche per personalissimi interessi di "pochi" obbliga gli enti locali a usare auto con massimo 1600 di cilindrata . Peccato che volendo regolare la vita delle Regioni ha ignorato le segnalazioni che Protezione Civile e Guardia Forestale hanno manifestato sulla necessità di utilizzare mezzi di cilindrata superiore».

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