Nanni Scaglia
dal Mugello
L'inizio è sicuramente promettente: primo Valentino Rossi davanti a Loris Capirossi, con Marco Melandri settimo, comunque soddisfatto. Una festa italiana il Mugello, festa per il momento in parte rovinata da freddo, pioggia e sole che si sono alternati più volte nel corso della giornata, rendendo di fatto i due turni di libere poco significativi. Anche se Rossi e Capirossi sono sempre stati i più veloci, con Sete Gibernau terzo in entrambe le sessioni. «Siamo partiti bene - approva Vale -. Il telaio utilizzato a Le Mans si sta rivelando competitivo anche qui e adesso dobbiamo solo confermarne la validità con le gomme morbide da tempo. Credo che ci sia la possibilità di tornare finalmente a scattare dalla prima fila».
Un obiettivo che Rossi insegue da ben sette gare, dal Gp d'Australia del 2005, quando conquistò il secondo posto sulla griglia di partenza. Come al solito, oggi il pilota della Yamaha sfoggerà un casco speciale per celebrare il Gp d'Italia - «ci tengo molto a fare bene davanti a tutti i tifosi» -, realizzato questa volta da Milo Manara, il famoso disegnatore che ha anche dato vita a un fumetto dedicato al fenomeno di Tavullia. Riti che solitamente gasano Rossi, ma anche Capirossi e Melandri sembrano positivamente motivati. Sono dieci anni che almeno un italiano sale sul podio al Mugello nella classe regina e nel 2005 conquistammo addirittura i primi quattro posti. Ripetere quella impresa sarà impossibile, per il semplice motivo che Biaggi non corre più, ma pronosticare un altro podio tutto italiano non è fantascienza. Sicuramente, tra Rossi, Melandri e Capirossi è proprio Valentino quello che ha più da perdere, perché i due zeri in classifica dovuti ad altrettanti problemi tecnici, lo costringono a inseguire dalla distanza assiderale di meno 43 punti.
«Mancano ancora 12 gare - conferma Vale -, ma il tempo stringe e d'ora in avanti dovremo cercare di essere costantemente davanti. Il nuovo telaio mi fa guardare con ottimismo al futuro, perché adesso la moto si guida bene».
Come al solito, sull'esito della gara inciderà molto il comportamento delle gomme. «Bisognerà vedere il potenziale delle Bridgestone - chiude Rossi -, perché qui la Ducati va molto forte: Capirossi è sempre lì davanti e anche Gibernau è veloce».
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