Route du Rhum all'inferno e ritorno

Tra barche danneggiate e ritiri (Andrea Mura) vince Francis Joyon

Antonio Vettese

La Route du Rhum è una delle molte regate costruite su una rotta leggendaria che, nonostante l'aggressione di molti eventi, riesce a conservare un posto al sole: una regata che si desidera, che consacra i solitari. Si parte da Saint Malò e si arriva a Guadalupa. Molto francese nell'anima, vincerla è conquistare un risultato autentico. I protagonisti quest'anno sono i grandi multiscafi da trenta metri che hanno prodotto i grandi record nelle traversate atlantiche e attorno al mondo: è stato un duello tra il vecchio e il nuovo. Ha vinto l'anziano velista Francis Joyon (62 anni) con il suo Idec Sport, barca con molte stagioni alle spalle, che ha superato con la sua esperienza a poche miglia dall'arrivo quello che era stato il protagonista assoluto fin dalla partenza in burrasca, vale a dire François Gabart con Trimaran Macif, un mostro foiling che purtroppo con una deriva e un timone distrutti ha perso gran parte della sua potenza.

Il tempo del vincitore: 7 giorni, 14 ore e 21 minuti. Il secondo è arrivato solo 7 minuti dopo. Dei sei partiti due si sono fermati per danni e poi hanno ripreso la regata, due si sono ritirati. Non è stato l'unico dramma della regata, qualcosa di simile è successo anche nella classe Imoca, vale a dire i monoscafi da 60 piedi foiling che sono altrettanto spettacolari da vedere. Il super favorito e dominatore della regata, Alex Thompson con la sua barca Hugo Boss, ha tagliato per primo la linea di arrivo ma è stato penalizzato di un giorno dalla giuria per aver acceso il motore. Alex purtroppo è andato a scogli (si dice così) perché il suo sofisticato orologio che gli fornisce la sveglia con un piccolo elettroshock si è scaricato nel momento meno opportuno: «Mi sono svegliato per la botta e tutti gli allarmi suonavano».

Il motore della Hugo Boss è stato acceso per un tempo breve solo per fare marcia indietro, ma la giuria ha deciso che era giusto togliergli la vittoria che è andata al francese Paul Meilhat al timone di Sma. Tempo reale di Thompson 11 giorni 23 ore e 10 minuti. I primi e più veloci hanno aggirato la feroce burrasca che come al solito, novembre è un mese infernale, ha reso l'uscita da Saint Malò molto difficile. Molte barche hanno scelto il ritiro o di attendere al rifugio di un porto.

Tra i ritirati Andrea Mura, già vincitore di classe nel 2010, con il 50 piedi Vento di Sardegna.

Andrea Fantini con Enel Green Power, un Class 40 che è stato anche di Giovanni Soldini, prosegue la sua regata dopo una sosta a Lorient.

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