Un po’ troppo rassicuranti suonano invece le dichiarazioni sul livello di allarme e sull’assenza di minacce specifiche nei confronti degli italiani e degli altri contingenti. Su questo tema il tenente colonnello interpreta la linea ufficiale di Unifil e ministero della Difesa italiano ed è categorico: «A tutt’oggi nel nostro settore non abbiamo individuato alcun innalzamento della tensione e quindi se di un attentato si è trattato arriva, per quel che ci riguarda, inatteso. La situazione resta tranquilla come sempre, a fronte ovviamente di un regime d’allerta adeguato alla situazione in cui operiamo». Eppure lo stesso ministro degli Esteri Massimo D’Alema nel corso della sua recente visita in Libano e Siria aveva sottolineato il rischio di attentati, soprattutto per opera delle milizie d’ispirazione al qaidista legate a Fatah Islam o altri gruppi radicali. E non aveva esitato a parlare di minaccia d’attentati contro i nostri soldati.
Il portavoce Fabio Mattiassi non prevede, tuttavia, un innalzamento delle misure di sicurezza: «Per il momento non abbiamo ricevuto direttive e quindi il livello di allerta resta immutato. Chiaramente le disposizioni potrebbero cambiare non appena riceveremo maggiori particolari sull’incidente e ordini in merito dal comando Unifil di Naqoura».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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