Dalla «Sapienza» ai tesori del Guatemala

Nato a Roma nel 1963, Francisco Estrada Belli ha studiato dapprima Archeologia e Antropologia all’Università «La Sapienza» di Roma. Poi si è specializzato in Archeologia negli Stati Uniti, a Boston. Ora Estrada Belli insegna Antropologia alla Vanderbilt University, a pochi chilometri da Nashville, nel Tennessee. Il suo nome è indubbiamente legato, come spiega nell’intervista che qui pubblichiamo, alla scoperta del sito di Cival, in Guatemala, risalente al 2000, a seguito di scavi effettuati con il sostegno della National Geographic Society. Tra i reperti di maggior interesse scoperti fino ad ora nel sito, due grandi maschere di stucco associate a divinità maya. Le maschere sono state trovate in una fossa all’interno di una grande piramide, e probabilmente si trovavano accanto ad una scala che conduceva ad una camera del tempio ove i re svolgevano rituali sacri.

Nello stesso complesso di edifici gli scienziati hanno trovato vari manufatti rituali, comprendenti giare, conchiglie e giada, ciottoli ed asce. Si ritiene che i manufatti fossero offerte alla divinità, parti di rituali religiosi associati con il sole ed il ciclo agricolo.

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