Rischia di allargarsi a macchia dolio, con nuove iscrizioni nel registro degli indagati, linchiesta sulla cosiddetta «parentopoli» alluniversità La Sapienza di Roma. Per la vicenda dellassegnazione di tre incarichi di ricercatore alle due figlie e ad uno dei generi del rettore Renato Guarini, sul registro degli indagati ci sarebbero già lo stesso rettore dellateneo romano e Leonardo Di Paola, presidente della Cpc, la società di costruzioni alla quale è affidata la realizzazione di un parcheggio sotterraneo alla città universitaria, unopera dal valore di 8,8 milioni di euro. Inoltre, il prof. Di Paola, docente di Estimo ad Architettura, secondo le prime indiscrezioni sullindagine, era componente della commissione accademica che, tramite concorso pubblico, ha assegnato gli incarichi di ricercatori a Maria Rosaria e Paola Guarini, figlie del Rettore, nonchè a Luigi Stedile, marito di Paola. Per Guarini e Di Paola il reato ipotizzato è dunque «abuso dufficio». Secondo gli inquirenti, il procuratore aggiunto Maria Cordova ed il sostituto Angelantonio Racanelli, dietro quelle assegnazioni ci potrebbe essere un giro di favori collegato allaffidamento di appalti alla Cpc per la realizzazione di lavori alluniversità. Se questa ipotesi trovasse riscontro potrebbe configurarsi per loro anche il reato di corruzione.
Tra il tam tam delle polemiche, sollevate soprattutto dopo le indiscrezioni pubblicate ieri dal quotidiano La Repubblica, luniversità La Sapienza, fa nel pomeriggio un comunicato ufficiale, con alcune precisazioni: innanzitutto «la società di costruzioni CPC ha avuto in affidamento i lavori per il parcheggio interrato nella Città universitaria dal Provveditorato alle opere pubbliche e non dalla Sapienza». Poi che «il professor Leonardo Di Paola non è stato presidente di commissioni desame che hanno assegnato incarichi di ricercatore» a Maria Rosaria Guarini, Paola Guarini e Luigi Stedile, ma «ha presieduto solo la commissione del concorso per il settore disciplinare Estimo al quale ha partecipato Maria Rosaria Guarini, mentre Paola Guarini ha preso parte a un diverso concorso per il settore Architettura degli interni». Infine, Luigi Stedile «non è ricercatore, bensì è nei ruoli tecnici della Sapienza dal 2000».
Precisazioni, quelle della Sapienza, che però non placano le numerose reazioni. Unico, praticamente, lappello: le dimissioni del rettore Guarini. «Ci auguriamo - spiega Matteo Petrella, dirigente nazionale di Azione Universitaria che questo sia solo linizio, che le indagini facciano piena luce su questi e altri numerosi casi simili, con la speranza che tutto non venga insabbiato e non vi sia nessuno intervento di politici amici dei baroni». A questo punto, secondo Au «il minimo che potrebbe fare Guarini è dimettersi subito. Nei prossimi giorni presenteremo uninterrogazione parlamentare per chiedere che luniversità La Sapienza venga commissariata visto quello che sta succedendo». Di dimissioni del rettore Guarini, parla anche Alessio DAmato, consigliere regionale del Pd: «Se gli sviluppi dellindagine avviata dalla Procura di Roma portassero al coinvolgimento del rettore ci troveremmo di fronte ad una pagina nera nella storia ultracentenaria delluniversità La Sapienza».
Intanto lindagine va avanti: al setaccio della Guardia di Finanza ci sono tutti i bilanci delluniversità, a partire dal 2000.
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