Sarkozy a Kabul: «Parigi non si ritira In gioco la libertà»

Kabul. Nicolas Sarkozy è volato per qualche ora in Afghanistan ieri per rendere omaggio ai dieci soldati francesi morti in un’imboscata dei talebani a 60 chilometri a est di Kabul. Il presidente, accompagnato dal ministro degli Esteri Bernard Kouchner, quello della Difesa, Hervé Morin, e dal comandante delle forze armate, generale Jean-Louis Georgelin, ha fatto anche visita ai ventuno soldati feriti nello stesso agguato e ha visto il leader afghano Hamid Karzai. «In Afghanistan si gioca una partita per la libertà del mondo - ha detto - e noi non siamo qui contro il popolo afghano ma per il popolo afghano, per non lasciarlo in balia della barbarie e del terrorismo». Sarkozy ha voluto anche incontrare le truppe francesi di stanza in una base alla periferia di Kabul per incoraggiare i soldati a proseguire nella missione: «Il modo migliore per onorare i vostri compagni è rialzare la testa. Non ci sono dubbi: la Francia deve restare qui».

L’attacco di martedì ha creato un forte dibattito in Francia: l’opposizione socialista vuole rivedere l’impegno francese in Afghanistan e la stampa nazionale chiede al governo una spiegazione per la morte di dieci francesi a 6000 chilometri da Parigi.

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