«Una scelta da rispettare pienamente»

da Milano

Una telefonata da Antonio Fazio nel primo pomeriggio, qualche minuto prima che il primo flash di agenzia ne annunciasse le dimissioni: così Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, è venuto a conoscenza della decisione presa dal governatore di Bankitalia di farsi da parte. Top secret i contenuti della conversazione, un comunicato freddo e stringato ha illustrato la posizione dell’Eurotower: «La Bce rispetta pienamente questa decisione e il giudizio del governatore Fazio secondo cui questa era la decisione migliore da prendere nell’interesse superiore del suo Paese e della Banca d’Italia». Il tono è molto formale e ingessato, tale da non rivelare la più che probabile soddisfazione della banca centrale per l’epilogo di una vicenda seguita con crescente irritazione. Soprattutto per un dettaglio: i presunti regali di Fiorani a Fazio. Molto più che una caduta di stile, bensì una vera e propria violazione del codice etico della Bce, naturalmente sottoscritto anche da Bankitalia, su cui l’istituto non è solitamente disposto a far sconti.

Secondo alcune fonti, proprio in merito ai regali ricevuti da Fazio, nei giorni scorsi il consigliere etico della Bce, Hans Tietmeyer (tra l’altro, ex presidente della Bundesbank), era stato interpellato ed era pronto a intervenire.

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