L'immagine a fumetti di un bambino iraniano di tre anni ucciso da soldati israeliani che gli sparano in testa, con sotto la scritta: «E il suo caldo sangue si sparse sulle mani del fratellino Khaled». Non è un racconto dell'orrore ma quello che i bambini iraniani tra i 6 e i 7 anni imparano dai libri di testo che studiano a scuola. È quanto emerge dallo studio presentato nel Parlamento europeo a Bruxelles dal centro di studi israeliano Cmip (Centro per il monitoraggio dell'impatto della pace) che si occupa di analizzare i libri di scuola dei Paesi medio-orientali. Lo studio conclude che i bambini in Iran sono educati al martirio con corsi dedicati espressamente alla preparazione in caso di attacchi stranieri. Gli autori hanno mostrato immagini di libri di testo iraniani in cui sono fotografati adolescenti con bazooka e bambine con velo e mitra in parata militare. I ragazzi tra i 16 e i 17 anni studiano inoltre concretamente l'uso di armi pesanti.
«Sono educati al martirio per scopi difensivi, in quanto il punto di vista dominante è che l'Iran stia per essere attaccato dalle potenze straniere», ha osservato uno degli autori dello studio, l'israeliano Arnon Groiss.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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