Sculli rovina la «prima» di Cosmi ma si arrende all’allergia

Buona la prima per il 31enne arbitro comasco Emilio Ostinelli che, al primo anno in serie B, si è meritato l’esordio nel calcio che conta e, in Bologna-Cagliari, ha dimostrato come nella mediocrità arbitrale che assilla il calcio nostrano ci sia un raggio di sole per il futuro. Certo, l’errore c’è stato perché sul primo gol cagliaritano di Cossu, il pallone crossato da Nainggolan aveva superato la linea di fondo (ma dove guardava l’assistente Carter che era anche contro sole?) ma, in occasione del pareggio bolognese al 94’ e della minirissa creatasi al fischio finale, la personalità di Ostinelli è emersa e fa ben sperare. E buono anche a Udine il ligure Massa, alla seconda presenza in A. Il brutto riguarda sempre gli arbitri, il neo internazionale Paolo Mazzoleni che continua a fare danni e caccia ingiustamente Mazzarri che a buon diritto protestava sul rigore negato a Maggio spostato da Berardi con un’ancata. E poi ignora un penalty a Mascara in uno scontro con Konè. Ancor più brutto è il presidente dell’Aia Marcello Nicchi che a Raisport polemizza in diretta con Mazzarri e alla squadra arbitrale dà un 7+ quando, con tutto quello che i fischietti hanno combinato finora, sarebbe già un regalo un voto 6 di stima, per non sprofondare in una più obiettiva insufficienza generale. Altri errori: a Firenze Celi non vede il fuorigioco di Montolivo sul gol di Gilardino e a Genova Pierpaoli concede uno strano rigore al doriano Volta.

Il cattivo della giornata arriva da quello strano filo che lega gli ultrà della Juventus e della Sampdoria: i primi contestano squadra, Delneri e dirigenza; gli altri ce l’hanno col presidente Garrone reo di aver venduto Cassano e Pazzini.

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