Se cinema e cartoni animati ispirano i delinquenti

Ma come: il governo ha già anticipato una parte dei soldi - 30 milioni su 50, mica spiccioli - da destinare al trasporto pubblico e gli assessori ora si mettono a litigare tra loro su come utilizzarli? Succede in Regione, dove la notizia dell’apertura delle casse da Roma, ha subito scatenato le liti tra i politici. Da una parte c’è l’assessore Enrico Vesco che vuole destinarli al fondo per gli autobus, sperando di strapparne almeno 6,7 in più. E dall’altra il collega al bilancio Pippo Rossetti che invece pensa di usarli per altro. Come se non bastasse, ci si mettono pure le organizzazioni sindacali che non sono per niente soddisfatte della cifra e chiedono più trasferimenti per Amt, in vista della riunione di stamani per capire come distribuire le risorse.
E dopo la vittoria dei sì ai referendum, l’assessore regionale Vesco intende far valere l’affidamento «in house» anche per il trasporto pubblico.

«Con la vittoria del sì, scompare l’obbligo di mettere a gara il servizio di trasporto pubblico locale perché, in presenza di particolari condizioni, ritorna la possibilità di utilizzare il cosiddetto affidamento in-house, cioè la gestione diretta dei servizi pubblici locali da parte della pubblica amministrazione».

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