Stile

Un Sea-Dweller a bordo di barche da sogno

In Costa Smeralda, si conclude oggi la Maxi Yacht Rolex Cup, evento internazionale

Fabrizio Rinversi

Nel 1979, il cantautore statunitense Christopher Cross, nella sua celebre «Sailing», esaltava le sensazioni del vento e della navigazione a vela: «Well it's not far down to paradise, at least's not for me. If the wind is right you can sail away and find tranquility. Oh, the canvas can do miracles, just wait and see, believe me».

Si tratta di uno sport, ma anche e soprattutto di una passione priva di requisiti agonistici, della ricerca di una libertà fisica e mentale all'interno di elementi e fenomeni squisitamente naturali, quali l'immensità del mare e l'unicità della percettibilità sensoriale della brezza: non si vede, ma si ascolta, si intuisce.

E, poi, i professionisti che frequentano l'ambiente della vela, a livello sportivo, più che in qualsivoglia contesto competitivo, riescono ad abbinare con eleganza e sincera partecipazione, il momento racing con quello in cui ci si trova intorno ad un tavolo a discorrere amabilmente di boline, poppe, laschi, derive, scotte, gennaker e di quei luoghi meravigliosi che si attraversano in regata.

Questi sono alcuni dei motivi che hanno spinto Rolex, da oltre sessant'anni, a legarsi ad un mondo fatto d'eccellenza, tradizione, innovazione e tecnologia, e scegliere come propri testimonial personaggi quali Sir Ben Ainslie, velista cinque volte medaglia olimpica e quattro volte «Rolex World Sailor of the Year», il quale ha sottolineato, a proposito di quanto sopradetto: «Quando siamo in gara, siamo in guerra. Quando scendiamo a terra, lasciamo la competizione alle onde del mare e dimostriamo un grande cameratismo, condividendo le esperienze vissute negli anni».

La Maison ginevrina, oggi, è partner di una quindicina di regate del circuito internazionale, tra le quali ricordiamo la Rolex Sidney Hobart Yacht Race, la Rolex Fastnet Race, mentre, nello scenario del Mediterraneo, firma eventi velici come la Rolex Capri Sailing Week, di scena a maggio dal 2005, la Rolex Giraglia, a giugno dal 1998, la più antica tra regate di altura mediterranee, Les Voiles de Saint Tropez, a inizio ottobre dal 2006, la Rolex Middle Sea Race, a metà ottobre dal 2006, con partenza e arrivo a Malta dopo aver circumnavigato la Sicilia e, infine, la Maxi Yacht Rolex Cup, prevista a inizio settembre dal 1985, i cui protagonisti veleggiano nella meravigliosa cornice della Costa Smeralda in Sardegna.

L'edizione 2019, che si conclude oggi a Porto Cervo, vede impegnate le barche più belle, grandi, eleganti e costose del mondo: il maxiyacht deve superare i 18,29 metri (60 piedi).

Al polso dei membri degli equipaggi e dei velisti doc, si adatta perfettamente l'ultimo erede della ref. 1665 del 1967, ossia il Sea-Dweller, ref. 126603, in acciaio Oystersteel e oro giallo, da 43 mm. Con disco della lunetta girevole unidirezionale in Cerachrom nera e graduazione in oro, impermeabile fino a 1.

220 metri (dotato di valvola per l'elio), prevede un movimento automatico di manifattura, calibro 3235, capace di una precisione di -2/+2 secondi al giorno (Cronometro Superlativo) e di una riserva di carica di 70 ore.

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