Serialità

Torna Attrazione fatale: il cult degli anni '80 diventa una torbida serie tv

Dal cinema degli anni '80 alla moderna serialità in streaming. Il primo maggio arriva su Paramount+ il remake di uno dei film più celebri di sempre che, all'epoca, ha unito il plauso di pubblico e critica

Torna Attrazione fatale: il cult degli anni ’80 diventa una torbida serie tv
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Il vecchio non passa mai di moda. Anzi, nel mondo del cinema e anche in quello delle serie tv, ciò che è stato diventa una fonte di ispirazione per remake, reboot e newequel, come se il passato fosse l’unico modo per raccontare il presente e anche il nostro futuro. Nell’ultimo ventennio sono tanti i grandi cult che arrivano in tv, al cinema o in streaming in una veste tutta nuova. Alcuni sono stati dei fenomeni passeggeri, altri invece, nonostante le critiche, hanno trovato interesse da parte del pubblico. Tra i tanti progetti del passato che tornano in vita nel nostro presente spunta anche il fenomeno di Attrazione fatale. Il film del 1987 con Michael Douglas e Glenn Close, che all’epoca ha incassato ben 320 milioni di dollari tanto da diventare la pellicola più celebre della stagione ’86-’87, ritorna sotto forma di una serie tv con un cast rinnovato e una storia più moderna, senza dimenticare però la sua identità. Ed è il nuovo colosso di Paramount+ che ha deciso di investire sul progetto.

I primi tre episodi arrivano in catalogo dal primo maggio. I restanti cinque, invece, sono disponibili a cadenza settimanale ogni lunedì. Un progetto quello di Attrazione fatale che si cala alla perfezione nell’ottica di riscoperta dei grandi cult degli anni ‘80, ma soprattutto, è una serie che si sposa con la mission del nuovo canale on-line disponibile anche in Italia: ovvero proporre dei progetti nuovi di zecca ma che riflettono sui problemi, gli usi e costumi della nostra società.

Di cosa parla la serie tv

È stato definito un thriller psicosessuale, una serie moderna, attuale, che racconta di amori, tradimenti, privilegi, dinamiche familiari, omicidi e disturbi della personalità. La serie di Attrazione fatale rispetto al film mette in scena un plot un po' diverso. Parte dalla fine della storia per raccontare le ragioni che ci sono dietro la torbida passione di Dan e Alex. Il protagonista, interpretato da Joshua Jackson celebre per essere stato il Pacey di Dawson’s Creek, Fringe e Dr. Death, torna in libertà vigilata con l’obbiettivo di creare un nuovo legame con la sua famiglia e di dimostrare la sua innocenza. Con un lungo flashback, si torna indietro nel 2008, al momento in cui Dan ha conosciuto Alex. All’epoca era un uomo sposato e felice della sua vita, fino a quando non incontra l’avvocatessa Forrest (con il volto di Lizzy Caplan vista in Master of Sex). Lei è una donna dal carattere molto forte e dalla bellezza sensuale. Seduce Dan, e quella che doveva essere solo una notte di passione si trasforma in una vera e propria relazione clandestina. Dan non avrebbe mai immaginato che, da lì a poco, tutta la sua intera esistenza si sarebbe sgretolata a causa di Alex e della sua morbosa follia. Come si nota, la serie tv di Attrazione Fatale, pur proponendo un canovaccio un po' diverso rispetto al film, focalizza l’attenzione sulle complicanze di una relazione extra-coniugale e decostruisce la famiglia moderna.

La pellicola è considerata un evergreen degli anni ’80

Arrivato nei cinema nel 1987, in poco tempo, il film ha macinato un consenso dopo l’altro, trovando il plauso da parte del pubblico e della critica. Oggi, diverse riviste di settore, considerano Attrazione fatate una delle pellicole più rappresentative degli anni ’80. Non solo dal punto di vista del lifestyle, dato che ricostruisce alla perfezione l’opulenza e il lusso di quel periodo, ma anche da quello dei contenuti dato che rivolge uno sguardo schietto e disamorato ai legami di coppia e alla sfera sessuale, raccontando di fantasie e di torbide passioni. E’ un film che parla di amore e di tradimenti ma parla anche di disturbi compulsivi e mentali. Originariamente, la pellicola avrebbe dovuto essere diretta da Brian de Palma ma, in seconda battuta, ha abbondonato il progetto passando il testimone a Adrian Lyne, che aveva lavorato a Flashdance, Proposta Indecente e 9 settimane e mezzo. Non è stato solo un film campione di incassi. Ha lanciato nel firmamento delle star la mitica Glenn Close che con il ruolo di Alex è entrata nel mito di Hollywood. Infatti, proprio per questo ruolo, l’attrice ha avuto una nomination agli Oscar. Non vinse mai il premio, ma Attrazione Fatale ai BAFTA, si portò a casa il premio come Miglior Film drammatico.

Attrazione fatale e il "bunny boiler"

Che sia stato un film molto rappresentativo è dato di fatto. C’è una scena, però, che ha reso celebre il mito di Attrazione fatale. Quella in cui Alex si vendica nei riguardi di Dan entrando in casa del suo ex amante e rubando il coniglio della figlia, per cuocerlo poi in acqua bollente. Una scena che è stata analizzata e studiata anche nei libri psicologia, chiamata "bunny boiler". Ha preso questo nome proprio per indicare una persona violenta e vendicativa nel confronto di un partner o di un ex. Si dice che nel film questa scena non era stata mai inserita nella sceneggiatura ma è stata la stessa Glenn Close a proporla al regista, almeno come l’attrice ha rivelato in un’intervista. Oltretutto, la scena è stata ripresa e citata in tante serie tv più recenti. Come in Californication, in cui il protagonista definisce la sua ex una bunny bolier. Anche nei Griffin c’è un riferimento, nell’episodio 15 della stagione 14, dove Stewie in un sogno incontra la Close e offre un coniglio bollito.

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Come il personaggio di Alex Forrest ha "influenzato" una generazione

Si evince con molta chiarezza che il film è andato ben oltre il mero successo al botteghino. Attrazione fatale ha influenzato parte della cultura pop degli anni ’80. In particolar modo, è stato il personaggio di Alex Forrest che ha segnato un’intera generazione, diventando uno dei villain più celebri della cinematografia. L’attrice, infatti, è stata capace di dare voce a un personaggio oscuro, folle e malevolo, che non trovai mai la sua redenzione e cade vittima dei suoi stessi errori. Per il ruolo, la figura di Alex è al settimo posto della classica dei personaggi più cattivi della storia. In quella stessa classifica c’è Norman Bates di Psyco e Hannibal Lecter de Il silenzio degli Innocenti.

Cosa aspettarsi dal remake moderno

Dalle prime immagini diffuse in rete dal trailer, la serie potrebbe diventare un piccolo ma grande fenomeno se riesce a mantenere alte le aspettative. Perde un po' quell’alone da thriller in odore da soap-opera per acquistare una dose di follia in più. Ma, diluendo la narrazione in più episodi, c’è più ampio margine per caratterizzare Alex e Dan. Soprattutto, si spera che possa essere un successo per Paramount+ dato che Attrazione fatale non è il primo cult del passato che ritorna sotto la forma di una serie tv. Prima è stato il momento di American Gigolò.

La serie è passata inosservata e, infatti, è stata cancellata dopo una sola stagione.

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