Serie limitate in platino con quadranti luminosi Così brilla la Maison

Con il Datograph Up/Down, A. Lange & Söhne aggiorna la linea «Lumen» e il suo fascino

Fabrizio Rinversi

Brilla di luce propria il tempo di A. Lange & Söhne. E, ormai, è divenuta una piacevole consuetudine, iniziata nel 2010 con lo Zeitwerk «Luminous» (100 pezzi), proseguita, poi, nel 2013 con il Grand Lange 1 «Lumen» (200 esemplari), nel 2016 con il Grand Lange 1 Moon Phase «Lumen» (200 pezzi), e completata, per il momento con il Datograph Up/Down «Lumen», da 41 mm, presentato lo scorso 24 ottobre (anch'esso in 200 esemplari limitati). Tutti questi modelli, oltre ad essere realizzati in platino, sono accomunati da accorgimenti tecnici tali da consentire una luminescenza dei quadranti di rara intensità ed efficacia.

In sintesi, la sfida raccolta dalla Casa sassone è stata quella di caricare uniformemente gli elementi rivestiti dal composto luminoso situati al di sotto del quadrante, normalmente coperti con display o componenti del meccanismo. Ciò è stato reso possibile da un quadrante in vetro zaffiro con rivestimento semitrasparente permeabile alla luce ultravioletta, brevettato nel 2013: esso, in altre parole, filtra la trasmissione delle onde luminose nello spettro visibile, lasciando passare solo la luce nella gamma UV, al fine di caricare di energia i pigmenti luminosi.

Il risultato è un quadrante ad alto contrasto, tanto più leggibile quanto maggiore è l'oscurità. Nel suddetto Datograph Up/Down, l'effetto luminescente dalla tonalità verde si concretizza, configurando un immaginario triangolo equilatero, il cui vertice superiore è costituito dalla «gran data» a doppia finestrella, e la base dai due contatori dei piccoli secondi e dei minuti crono; la fluorescenza è estesa alla cornice circolare periferica del quadrante, che comprende la scala tachimetrica e quella dei secondi crono suddivisa in quinti -, alla piccola freccia relativa alla riserva di carica al 6 e, evidentemente, alle lancette «Alpha» di ore/minuti e a quella centrale del cronografo. Riguardo, in particolare, alla «gran data», regolata velocemente dal pulsante all'8, essa si compone di una croce delle decine completamente rivestita dalla sostanza luminescente e sovrapposta al disco delle unità decalcate in nero su vetro trasparente, che ruota su di un fondo fisso luminoso allineato sulla destra delle decine. La piena efficacia di quanto descritto, si verifica previa esposizione dell'orologio alla luce solare per circa un'ora e mezza, oppure a quella artificiale blu-bianca. Sotto il profilo tecnico, questo modello si basa sul meccanismo manuale presentato da A. Lange & Söhne nel 1999, nel Datograph, dotato di funzione flyback, ossia della possibilità di interrompere un cronometraggio ed avviarne uno nuovo, istantaneamente, mediante una sola pressione sul pulsante al 4 (evitando la tripla azione di arresto, azzeramento e riavvio); inoltre, un dispositivo brevettato, permette il salto «esatto» ed istantaneo dei minuti crono, nel momento in cui la sfera centrale raggiunge il 60° secondo, consentendo una più intuitiva e precisa rilevazione della misurazione al momento dell'arresto. L'evoluzione «Up/Down» è avvenuta nel 2012, aggiungendo al crono, l'indicazione della riserva di carica, pari a 60 ore.

Il calibro L951.

7 (454 componenti) del Datograph Up/Down «Lumen», può essere ammirato, attraverso il vetro zaffiro sul fondello, apprezzandone le minuziose finiture effettuate a mano: da notare il bilanciere inerziale a spirale libera (18.000 alternanze/ora), con regolazione a vite micrometrica e molla di ritegno a collo di cigno, e lo smistamento della cronografia mediante ruota a 8 colonne.

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