Serve il referendum, altolà della Lega sul ticket

La Lega Nord si mette di traverso. E il ticket d’ingresso in città rischia di saltare. Ieri, in piazza Beccaria, l’incontro di una delegazione del Carroccio, guidata dal capogrupppo in Comune Matteo Salvini, con l’assessore Edoardo Croci. Sul suo tavolo i lumbàrd hanno depositato tre richieste: la richiesta di rinvio al 2008, agevolazioni se non esenzioni per tutti i milanesi e una consultazione popolare attraverso referendum sul gradimento dei cittadini. Tre questioni di non poco conto messe sul tavolo dell’assessore Edoardo Croci che, dopo il via libera di lunedì dato dal vertice della Cassa delle libertà convocato dal sindaco Letizia Moratti, forse sperava di aver superato tutti gli ostacoli. «Il rischio - le parole di Salvini - è che il gioco non valga la candela. Paradossalmente sarebbe meglio allora pensare a soluzioni di portata maggiore, perché con una semplice aspirina non si cura il male».

Quanto alle tariffe, «i milanesi non devono pagare o al massimo una cifra simbolica, molto inferiore a quella dei non residenti». Altolà da Forza Italia e Alleanza nazionale che chiedono l’appoggio di tutti a una misura che rischia di essere impopolare.

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