A settembre prevista una nuova frenata

Il Centro studi di Confindustria stima una flessione della produzione industriale in settembre del 3,2% su mese che ridimensiona il balzo del 7% reso noto ieri da Istat per agosto. «Il dato di settembre rimane comunque del 3,6% superiore ai valori di luglio e del 6,1% a quelli di giugno», dice il Csc ricordando che i dati sono destagionalizzati. «Nel terzo trimestre il Csc stima una crescita dell’attività industriale del 5,9% sul secondo, che aveva registrato un calo del 3,5%. Si tratta del primo, deciso incremento dopo cinque flessioni consecutive», si legge nella nota. Il livello della produzione di settembre, si legge nella nota del Csc, «risulta del 20% inferiore al picco pre crisi (aprile 2008) avendo recuperato solo il 7,5% dai minimi di marzo 2009». La produzione media giornaliera, spiega il Csc, si riduce a settembre 2009 del 12,7% sul settembre 2008. In agosto la contrazione annua era stata del 18,3% (dati corretti per il diverso numero di giornate lavorative).

Nei dati grezzi l’attività diminuisce in settembre del 12,3% sullo stesso mese del 2008 (-14,5% in agosto). Nel confronto internazionale ad agosto l’Italia mostra un incremento «molto più robusto» di quello di Germania (+1,7%) e Francia (+1,8%).

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