Sfida alle Generali Axa prova la «carta» di Mps

Per la compagnia Mps Vita arrivano cinque offerte: oltre ai francesi ci sono anche Aegon, Fortis, Zurich e Talanx. Verdetto entro marzo

da Milano

La prossima mossa sicura nello scacchiere bancario la farà Mps. Non una grande acquisizione, ma un’alleanza assicurativa, che può valere un miliardo, e che consiste nell’ingresso di un partner assicurativo nella compagnia Mps Vita.
E da ieri l’operazione è più vicina: i candidati per il 50% della compagnia sono cinque, due in meno rispetto alle previsioni. Cinque offerte pervenute ieri sera in Rocca Salimbeni dopo la selezione effettuata dagli advisor Mediobanca e JpMorgan. Si tratta di cinque gruppo stranieri: i giganti francesi ed europei di Axa, gli olandesi di Aegon e di Fortis, la svizzera Zurich e la tedesca Talanx. Non hanno invece presentato l’offerta, pur essendo stati compresi negli scorsi mesi tra i soggetti interessati, né la compagnia del Crédit Agricole, Predica, né il Cnp, entrambe società transalpine.
Ora che le offerte sono aperte, si entra nella fase della valutazione, che verrà effettuata dagli advisor, in contatto con il presidente di Mps Giuseppe Mussari e il direttore generale Antonio Vigni, i quali presenteranno le loro conclusioni al cda nel giro di un mese: marzo è stato il termine generico fornito da Mussari come periodo di riferimento per effettuare la scelta. L’impressione è che ci vogliano dalle 3 alle 5 settimane.
Dipenderà da molti fattori, perché Mps ha chiesto ai soggetti interessati un’offerta a geometria variabile. Lo standard è la cessione del 50% che, per una compagnia con 2 miliardi di ricavi e l’8-10% di quota del mercato nazionale, può valere intorno ai 900 milioni. Ma in realtà gli offerenti possono integrare la loro proposta con idee sulla governance, con ipotesi di ulteriori operazioni sul capitale, e persino con impegni che riguardino anche il capitale della controllante Mps. Da tutti questi elementi emergeranno un prezzo e un dettaglio che saranno oggetto della scelta senese.
Di certo si può dire che l’operazione ha una grande valenza strategica per Mps. La compagnia scelta sarà quella che dovrà potenziare l’offerta di prodotti Mps, arricchendo le filiali del gruppo di nuove soluzioni, anche con marchi diversi. Inoltre, nelle intenzioni di Mussari e Vigni, la partnership estera dovrà permettere a Mps di crescere nella bancasurance anche al di fuori dei confini nazionali. Mentre a sfogliare i nomi dei candidati balza all’occhio, più di altri, il nome di Axa.

Il gigante parigino concorrente in Europa delle Generali che si propone di fare business proprio con uno degli azionisti della compagnia triestina (Mps ha i diritti di voto sull’1,7%). Per lanciare ancora più da vicino la sua sfida al Leone.

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