Sfratto all’Oikos per favorire una coop

Il comune di Roma con un’ordinanza emessa lo scorso ottobre ha deciso di assegnare d’urgenza alcuni locali, situati in via Paolo Renzi (zona Eur) a una società cooperativa professionale denominata Cir (Cooperativa infermieri riuniti). Decisione che risulta «anomala» per un duplice motivo: innanzitutto per il regolamento legislativo esistente che stabilisce, con le deliberazioni 26/95 e 202/96, che «le regolarizzazioni e le assegnazioni di locali» possono essere effettuate a «enti, fondazioni o associazioni e centri sociali che esplichino attività senza scopo di lucro». Secondo, i locali affidati alla Cir, sono da diversi anni, utilizzati dall’associazione di volontariato Oikos: una onlus fondata nel 1979 che si occupa dal 1989, proprio per il comune di Roma, di svolgere numerose attività soprattutto legate alla conservazione del patrimonio forestale, di ricerca in campo psicologico, nonchè di questioni legate al mondo dei giovani. «Per svolgere al meglio il nostro lavoro - spiega Alfonso D’Ippolito, segretario dell’Oikos - sono anni che chiediamo al Comune di essere regolarizzati, dando anche la nostra disponibilità ad acquistare questi locali. Ma non abbiamo mai ricevuto risposta, anzi, per tutta risposta, hanno tentato di sfrattarci diverse volte». Già nel 1999, infatti, il Comune aveva affidato i locali di via Renzi alla comunità di Capodarco, guidata dall’allora deputato Ds Augusto Battaglia, destando numerose polemiche e reazioni sia nel mondo istituzionale sia in quello associativo. «Nel giro di 15 giorni - aggiunge D’Ippolito - ci fu ordinato di rilasciare i locali. Le motivazioni dell’ordinanza di rilascio erano a dir poco pretestuose. Ecco perché decidemmo di procedere per vie legali aprendo un contenzioso per abuso d’ufficio con il Comune, pur continuando a svolgere il nostro lavoro con il massimo impegno». La comunità di Capodarco l’anno scorso poi decide di lasciare i locali dell’Eur «cosa che ci ha fatto da subito ben sperare - aggiunge il segretario dell’Oikos. Abbiamo nuovamente avanzato la richiesta al Comune di regolarizzazione ma, soprattutto, di poter avere in assegnazione una volta per tutte i locali. Ma tanto per cambiare nessuna risposta». A rafforzare il tutto e richiamare l’attenzione sulla vicenda Oikos, in questi anni, sono state presentate anche diverse interrogazioni (al Consiglio comunale e anche al ministro della Giustizia) da alcuni esponenti politici di centrodestra tra cui Antonio Tajani (Fi) e Luciano Ciocchetti (Udc).
Fino ad arrivare all’ultima recente novità «fatta utilizzando una corsia preferenziale del tutto sconosciuta»: l’assegnazione dello spazio dell’Eur agli infermieri del Cir. Motivo per cui l’Oikos ha inviato, lo scorso 24 dicembre, una lettera urgente al sindaco.

«Quello che chiediamo a Veltroni è di chiarire tutta questa faccenda - tuona D’Ippolito. Perché ci sono delle regole che vengono applicate per alcuni e per altri no? Esistono dunque per questa amministrazione figli e figliastri? Lavoriamo per loro e ci trattano in questo modo, è assurdo».

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