Pistola, spray e manganelli. Allindomani dellarrivo dei superpoteri in materia di sicurezza per il sindaco, che prevedono anche un corpo di polizia municipale più attrezzata e in grado di «pescare» nelle banche dati del Viminale, i vigili urbani di Roma tornano a essere armati. E la decisione di mercoledì sera viene salutata con favore dal primo cittadino, Gianni Alemanno, che a margine della presentazione della «Attali» capitolina parla di «atto di buon senso». «I vigili devono potersi difendere, non so chi possa pensare che la polizia municipale possa andare disarmata a prendere schiaffi dallultimo venuto», commenta Alemanno. «Non capisco il clamore suscitato - aggiunge il sindaco - perché è stata una decisione del tutto naturale, non si tratta di militarizzare la città, ma di usare strumenti efficaci per aumentare la sicurezza e perfettamente compatibile con limmagine di Roma come città a vocazione turistica».
Il dibattito andava avanti da tempo, praticamente da quando, 35 anni fa, gli agenti della municipale vennero «disarmati». Si era parlato di restituire le pistole ai pizzardoni in particolare sotto lultima giunta Veltroni, con lopposizione che sponsorizzava una svolta in questo senso. Ma solo due sere fa, alla fine di una trattativa andata avanti a lungo per tutta la giornata, le organizzazioni sindacali di categoria e il primo cittadino hanno trovato laccordo. Tre armi, di crescente potenza dissuasoria: un manganello di gomma lungo 50 centimetri e pesante mezzo chilo, uno spray anti-aggressione a getto balistico e, appunto, la pistola, una semiautomatica calibro 9x17. Il nuovo «kit», secondo il sindaco, «garantirà lautodifesa e la difesa dei cittadini». E gli obiettori di coscienza potranno comunque rinunciare allarma. Ovviamente prima di infilare la pistola nella fondina il personale si sottoporrà a un addestramento, che «sarà lo stesso della polizia di Stato». Ossia un corso teorico-pratico per luso dellarma, ma anche un severo test psico-attitudinale, entrambi organizzati da questura e ministero dellInterno. Un punto, questo, che per il sindaco è «un primo passo, ma molto importante, per garantire la sicurezza dei cittadini».
Laccordo siglato nella tarda serata di mercoledì è «figlio» della delibera che venne approvata due mesi fa dalla giunta, e adesso dovrà passare per lAula Giulio Cesare: lappuntamento con il Consiglio comunale è rimandato ovviamente a settembre.
Soddisfatti gli altri sindacati con la sola eccezione degli Rdb, che non hanno sottoscritto il patto. Per Alessandro Marchetti, segretario generale del Sulpm, è addirittura un «momento storico per la sicurezza di Roma».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.