Slitta l’intesa con Yukos e Gazprom

da Milano

Oggi no, domani forse sì: nessuna ulteriore definizione dell’accordo tra Eni e Gazprom né alcuna intesa per partecipare alla gara degli asset in dismissione di Yukos, ai quali Eni ed Enel si interessano, insieme alla russa Esn. I grandi assenti del vertice italo-russo a Bari, dove è stata sancita un'altra tappa della collaborazione economica tra Roma e Mosca, sono stati l'ad di Eni, Paolo Scaroni e il numero uno di Gazprom, Alexei Miller. «Non c'era alcun accordo Eni-Gazprom da firmare». E, dunque, «non è slittato nulla - ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani - l'accordo fatto a novembre è quello basilare e per il resto tutto procede. Adesso c'è la fase nella quale da un lato Eni deve ricevere l'autorizzazione per investire in Russia e poi la fase in cui Gazprom deve attrezzarsi per distribuire le quote di gas in Italia e ricevere qui le dovute autorizzazioni».

«Non c'è accordo sugli asset Yukos», ha detto una fonte all’agenzia Reuters, aggiungendo che fino a una settimana fa la costituzione della società - al 51% Esn, al 30% Eni e al 19% Enel - avrebbe dovuto essere tra le intese firmate.

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