Soffre Intesa bene Saipem

Seduta negativa per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha ceduto il 2,04% e l’All Share l’1,67%. Seduta sotto pressione per i bancari. Più di tutti soffre Unicredit a causa dell’aumento di capitale. Il titolo, più volte bloccato in asta per eccesso di ribasso, chiude accusando un calo del 14,45%, a 5,41 euro, toccando i livelli dell’ottobre del 1992. Tra gli altri finanziari male anche Mps (-4,65%), Intesa Sanpaolo (-3,82%), Azimut (-3,69%), Mediobanca (-2,99%) e Banco Popolare (-2,81%).
Continuano gli acquisti su Fonsai (+7,96%) e Premafin (+28%) in vista del salvataggio del gruppo assicurativo dei Ligresti. A rendere incandescenti i titoli sono le continue indiscrezioni su un possibile intervento di Unipol (-1,4%) e del fondo Clessidra. Debole, invece, la Milano (-0,20%). Tra le blue chip, vendite su Mediaset (-3,27%), Finmeccanica (-3,45%).

Negativa anche Fiat (-2,39%) dopo le immatricolazioni italiane, mentre si muovono controcorrente le Industrial (+1,28%), così come Saipem (+1,03%) e Impregilo (+0,83%). In ribasso anche le Borse europee: Londra -0,55%, Francoforte -0,89% e Parigi -1,59%.

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