Solgenitsin e il mistero Sholokhov

Cent’anni fa oggi nasceva Mikhail Sholokhov (nella foto) e in Russia le celebrazioni hanno riacceso un annoso dibattito: è davvero lui l’autore del romanzo Placido Don? I dubbi serpeggiano dal 1928, quando a 23 anni Sholokhov pubblicò il primo volume della sua epopea sul dramma dei cosacchi durante la guerra civile seguita alla rivoluzione bolscevica del 1917.

Può uno scrittore così giovane, senza cultura scolastica alle spalle, senza grande esperienza diretta né di vita né di letteratura, aver composto un romanzo così profondo? Come è possibile che un comunista conformista, ortodosso e servile come Sholokhov fu negli anni maturi della sua esistenza, abbia saputo raccontare così bene la guerra civile anche dal punto di vista della Guardia Bianca antisovietica? E come si spiega che i quattro volumi del Placido Don (l’ultimo pubblicato nel 1940) appaiono così qualitativamente superiori a tutto il resto della sua vasta produzione? Aleksandr Solgenitsin pensa di avere la soluzione dell'appassionante giallo letterario: tramite il suocero, Sholokhov sarebbe venuto in possesso di un romanzo incompiuto di un certo Fiodor Kriukov (un cosacco morto di tifo nel 1920 a 50 anni) e l’avrebbe utilizzato come base per Placido Don. Sholokhov vinse il Nobel per la letteratura nel 1965 e morì nel 1984.

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