Dalla solitudine dei «Primi» a Gilberto Gil

Dalla solitudine dei «Primi» a Gilberto Gil

«L’ ambizione a raggiungere il Festival Letteratura di Mantova c'è», conferma l'ideatrice del Festival dei Saperi di Pavia, assessore alla Cultura del Comune Silvana Borutti. «Abbiamo preso da loro l'idea del Festival ma loro hanno preso da noi quella del "lessico europeo". Il nostro tuttavia è un festival diverso: ogni anno un tema e ospiti nuovi». Quest'anno poi il tema dell'evento, che si apre il 3 e si chiude il 7 settembre (le stesse date di Mantova), è davvero ambizioso, perché affronta campi del sapere considerati territorio da addetti ai lavori del solito: «Linguaggi della creatività: matematica e musica».
«Volevamo affrontare due aree di tradizionale difficoltà educativa: la musica non si insegna e le classifiche internazionali ci dicono sempre che in competenze matematiche l'Italia è sotto agli altri Paesi» continua la Borutti. Eppure si tratta di linguaggi universali che investono di continuo le nostre esperienze, non solo durante un concerto o nel calcolo degli interessi di un conto corrente, ma anche mentre leggiamo l'oroscopo o seguiamo una partita di calcio come gli incontri interdisciplinari del Festival dei Saperi vorrebbero dimostrare.
Il programma prevede incontri, lezioni, concerti e conversazioni filosofiche. Saranno presenti i migliori matematici italiani, Umberto Bottazzini, Michele Emmer, Giorgio Israel, Gabriele Lolli e Alfio Quarteroni, e con essi anche alcuni tra i musicisti più innovativi sul panorama internazionale della sperimentazione sonora: si potranno ascoltare la pianista Hélène Schwartz con Gerard Assayag e Georges Bloch, ideatori di Omax, un dispositivo in grado di interagire in tempo reale con il musicista, creando immagini virtuali, ma anche un concerto-installazione di Max Pezzali e Marco Lodola (7 settembre, ore 21,30, Castello Visconteo), mentre la serata d'apertura prevede la performance di Gilberto Gil al Teatro Fraschini. Sempre il 3 settembre alle 21, Massimiliano Finazzer Flory, saggista, autore teatrale e curatore di rassegne culturali, porterà in scena «L'orecchio di Beethoven» insieme a un quartetto d'archi dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Al confine tra musica e matematica, ci saranno i ricercatori-musicisti dell'IRCAM di Parigi, forse l'istituto più accreditato al mondo in fatto di sperimentazione musicale. Ogni giorno sono previsti concerti dalla classica al jazz, dalla musica da camera a quella sinfonica tenuti dai professori e dagli studenti dell'Istituto Musicale Vittadini di Pavia e cicli di incontri dedicati al "Lessico civile" (tra cui "La giustizia e le regole" con Gherardo Colombo) ed al "Lessico delle
scienze" (tra cui "Genomi e matematica", "Teletrasporto"). Nelle mostre complementari al Festival, Aldo Spizzichino racconterà ed esporrà i suoi lavori, in cui equazioni matematiche si trasformano in opere pittoriche, mentre il pittore e scultore Ugo Nespolo indagherà sui rapporti tra l'arte e i numeri.
In programma anche concerti dedicati alle "Variazioni Goldberg" ai ritmi della musica africana a "Romeo e Giulietta a confronto" con letture di brani della commedia shakespeariana ed interpretazione di brani dell'opera di Prokofiev, mentre musei aperti, visite guidate, iniziative enogastronomiche faranno da corollario ai giorni della manifestazione.

Al Festival ospiti anche l'immancabile Paolo Giordano, trionfatore della passata stagione letteraria con "La solitudine dei numeri primi" (Mondadori), scrittore e fisico, perfetto dunque per un evento che vede i numeri protagonisti della cultura; Salvatore Veca, Antonio Di Bella, Gabriele Lolli, Davide Paolini. Alcuni di loro, oltre agli ideatori del Festival saranno presenti oggi a Milano alla presentazione del programma alla Fnac (via Torino, ore 11).

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