Giorn-di-bordo

«Soltanto Sanlorenzo poteva costruire lo yacht dei miei sogni»

La felicità di Mauricio Filiberti, argentino di origini piemontesi e armatore di Attila

Antonio Risolo

da La Spezia

Non servono aggettivi. Facciamola semplice in tre parole: Hall of Fame. È qui la Casa di Sanlorenzo. Benvenuti nell'atelier della nautica la cui storia recente racconta di un'onda lunga straordinaria: dalle piccole del 2005 all'ammiraglia del 2019, fino alla soglia di Piazza Affari. E ieri Sanlorenzo ha ricevuto il premio «Best managed company» di Deloitte riservato alle eccellenze italiane che si sono distinte per strategia, competenze e performance. Chapeau!

«Attila 64Steel», megayacht costruito per El Rey del Cloro, al secolo Mauricio Filiberti, imprenditore italo-argentino, è il risultato di tutto questo.

«Io sono di Torino, Mauricio di Cuneo. Per lui abbiamo costruito la barca più grande mai realizzata da Sanlorenzo», ha detto il Cavaliere Massimo Perotti chiamando accanto a sé tutto il team artefice dell'impresa, come solo un capitano sa fare.

Luci sulla Spezia per la serata di gala nella Sanlorenzo Superyacht. Si celebra la consegna all'armatore, con famiglia e amici al seguito, dell'«Arca della gloria» dal nome cattivo ma bellissima da vedere. Dentro e fuori. Un'opera d'arte del made in Italy che ha stupito gli oltre 400 ospiti, accolti dal padrone di casa, l'artefice del miracolo... Sanlorenzo. Quel cantiere, cioè, rilevato nel 2005 e oggi terzo costruttore globale a pieno titolo.

Con 1.600 tonnellate lorde, 64 metri di lunghezza, cinque ponti e un baglio massimo di 12,5 metri, «Attila 64Steel» è la nuova ammiraglia della flotta, le cui soluzioni inedite sono pensate per la massima vivibilità a bordo. Il main deck a poppa e il beach club sul lower deck sono sicuramente tra le aree più significative del progetto, firmato da Officina Italiana Design (esterni) e da Francesco Paszkowski e Margherita Casprini (interni).

«L'aspetto più importante che ha connotato la definizione e il concept di questo yacht - ha detto Antonio Santella, vicepresidente sales & marketing divisione superyacht Sanlorenzo - è stata la volontà di dare una continuità tra il beach club e la parte posteriore del main deck, dove c'è anche la piscina, attraverso una scala imponente».

Ammiraglia della linea superyacht Steel di Sanlorenzo, «Attila» presenta soluzioni stilistiche che contraddistinguono il progetto rispetto ad altre barche della stessa dimensione. Come, ad esempio, la scelta di riservare un intero ponte all'armatore.

«Nella vita privata e aziendale, mi piace avere a che fare con le stesse persone - ha detto Mauricio Filiberti, già cliente di Sanlorenzo con Achille, un 46Steel consegnatogli nel 2012 - Costruire uno yacht è una proposta commerciale, ma è anche una questione di fiducia. Conosco Massimo Perotti ormai da molti anni.

Sapevo che Sanlorenzo sarebbe stato in grado di realizzare lo yacht dei miei sogni».

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