Soluzione monca per il mercato di viale Parioli

Dalla nuova sede esclusi i «rotazionali» considerati «esterni»

Silvia Marchetti

L’annosa questione del mercato di viale Parioli rischia di risolversi solo a metà. Dopo un’odissea iniziata 20 anni fa, nei prossimi giorni verrà ultimata la costruzione della nuova sede regolare: gli alimentaristi di via Locchi e gli ambulanti di via Oxilia - che con viale Parioli formano una «T» - traslocheranno nella parte bassa del viale, liberando un’area occupata da anni a danno della viabilità, dei residenti e dei commercianti.
Purtroppo però sarà un’operazione monca. Dalla nuova sede, 2.500 metri quadrati (il triplo di quella attuale), costata circa un milione e 350mila euro alla casse comunali, saranno esclusi i rotazionali situati nella parte alta di viale Parioli perché considerati come un mercato a sé stante.
Il II municipio, che in tutti questi anni si è battuto per la riqualificazione del viale e quindi per lo spostamento della sede impropria del mercato, è soddisfatto della nuova struttura ma chiede con forza il trasferimento anche dei restanti ambulanti in un’area alternativa. «Sono lieta che l’opera sia quasi conclusa - afferma l’assessore alla Viabilità Lavinia Mennuni (An) - ma è fondamentale liberare la parte alta per restituire decoro a un asse di viabilità, aggregazione sociale e commerciale come viale Parioli». Insomma, «noi siamo aperti alla massima collaborazione ma se ne dovranno andare anche loro». Altro problema che Mennuni ha più volte portato all’attenzione del Campidoglio è quello degli ambulanti irregolari: «Non è possibile che il II municipio, con una marea di mercati, abbia solo 280 vigili di cui 5 per il controllo degli abusivi, mentre il I municipio ne ha ben 800».
Negli anni scorsi gli amministratori locali indicarono la sede alternativa del mercato in un’area verde abbandonata in fondo a viale Parioli. Quella attuale è impropria (ossia contro le normative europee) e le bancarelle, oltre a coprire vetrine di negozi e finestre di appartamenti, hanno complicato la vita del rione accelerandone il degrado. Nel 2002 il Comune stanziò i fondi per la costruzione dell’impianto, ma prima la gara d’appalto e poi i lavori procedettero a passo lento. Presto, tuttavia, il nuovo mercato verrà inaugurato e sarà una struttura con tutti i crismi di circa 40 stazioni: chioschi ottagonali di ferro, recinzioni, cancelli, frigoriferi per gli ortofrutticoli e magazzini, bagni e allacciamenti. Ma che non potendo ospitare anche i rotazionali di viale Parioli risolve il problema in parte. «Siamo in trattative con l’assessore Cioffarelli per trovare una sede alternativa alle soste che rimangono fuori - spiega Andrea Signorini, assessore al Commercio del municipio - non rinnoveremo agli ambulanti di viale Parioli l’occupazione di suolo pubblico». Il che costringerebbe il Comune a muoversi in fretta, visto che le licenze sono invece concesse dal Dipartimento VIII.


Una cosa è certa, il municipio si batterà fino alla fine per restituire viale Parioli ai cittadini. «Veltroni tanti anni fa promise di riqualificare l’area del mercato - continua Signorini - perché il quartiere deve avere un trattamento diverso rispetto ad altri?». Forse perché è sempre stato considerato pariolino?.

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