Mogadiscio - Almeno 11 civili sono rimasti uccisi a Mogadiscio, in un agguato ai militari della forza di pace dell'Unione Africana. I militanti islamici, cacciati da Mogadiscio dal governo ad interim e dalle truppe etiopi a dicembre, hanno annunciato che combatteranno contro i peacekeeper dell'Ua e sono ritenuti responsabili degli attacchi quasi quotidiani in città. Lo hanno riferito oggi testimoni e le autorità ospedaliere locali. L'agguato è avvenuto ieri sera. C'è stata dapprima un'esplosione che ha provocato la morte di tre civili, e poi una violenta sparatoria. In totale le vittime civili sono dieci. "Undici persone sono morte per le ferite riportate", ha detto Dahir Mohamed Mohamoud, vice presidente dell'ospedale Medina di Mogadiscio. Il vice ministro della Difesa somalo, Salad Ali Jelle, ha invece detto che non ci sono vittime o feriti tra i peacekeeper.
"La polizia sta indagando sull'incidente, e i colpevoli saranno puniti presto con il pugno di ferro", ha detto all'Associated Press.
Questa settimana sono arrivati in Somalia circa 800 soldati ugandesi del contingente di pace dell'Ua. Ne sono attesi altri 200. Sono l'avanguardia di una forza internazionale, autorizzata dalle Nazioni Unite, che dovrà aiutare il governo somalo ha ripristinare la sua autorità nel paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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