Sonia Viale per guidare il Carroccio

Sì, il programma. Le proposte di Rixi sono di quelle che fanno presa, perché raccolgono il modo di pensare della gente qualsiasi. Però con la tempesta di questi giorni, la Lega può ancora essere credibile. Le scope di Bergamo per spazzare via certi personaggi sono sufficienti a ricreare un’immagine credibile del movimento? In concreto, girando per le strade, in questi giorni come reagiscono i genovesi quando vengono avvicinati da Edoardo Rixi e da un simbolo della Lega? «Mai come in questi giorni ho ricevuto attestati di solidarietà, ma non a livello istituzionale, non solo da alcuni degli altri candidati - assicura Rixi -. Molti cittadini mi dicono di andare avanti tranquillo. Sarei falso a dire che non c’è anche chi risponde male. I miei avversari hanno più motivi per attaccare. Sinceramente non so dire quale sarà la reazione al momento del voto, per quello bisognerà solo attendere le urne. Potrà esserci una pesante sconfitta oppure una sorpresa legata proprio a quel messaggio che mi arriva e che mi spinge ad andare avanti al di là dei fatti del partito a livello nazionale, Anche perché tutta questa vicenda mi ha fatto male soprattutto personalmente, perché ho visto tradita la mia fiducia riposta in chi credevo al mio fianco».
E qui Rixi separa ancora una volta le diverse figure di spicco del Carroccio. Predica umiltà da parte di tutti e tanta voglia di ricominciare daccapo, ma non nasconde che un segnale positivo comunque sta arrivando: «La Lega, in due giorni, ha avuto il coraggio di fare piazza pulita, di farci un processo in diretta, altri no - è la speranza del candidato -. Credo che se sapremo portare avanti fino in fondo questo processo, la gente ci apprezzerà. E ci ridarà fiducia». Una rivoluzione che deve nascere in ogni realtà e che anche in Liguria passerà attraverso un congresso. Al momento ci sono due possibili candidati al ruolo di «segretario nazionale ligure».
Uno è Giacomo Chiappori, l’altra Sonia Viale. Il rischio è quello di una frattura tra due fazioni? «No. Mi auguro che si possa arrivare a una candidatura unitaria - replica Rixi -. Sono due persone perbene, stimo entrambi, credo che si possa convergere tutti su Sonia Viale che non ha mai avuto incarichi di segretario alla guida del partito. La parola passa però alla base, l’importante è dare davvero una svolta. Così come l’ha data lo spirito dell’“Orgoglio padano” di Bergamo». Di certo a guidare il Carroccio ligure non si presenteranno Francesco Bruzzone, segretario uscente o lo stesso Rixi, suo vice dimissionario.
Un taglio al passato ma sempre con il riferimento dei cittadini. Ripartendo da quelle che sono le esigenze della gente, com’era agli albori della Lega. «Oggi tra l’altro siamo l’unica opposizione rimasta - conlude Rixi -. Siamo gli unici rimasti a dire di no a questo governo dei banchieri.

Se non sapremo rinascere sarà anche un problema per l’Italia, che dopo il Ventennio fascista non era mai rimasta senza opposizione. E questo vorrebbe dire che ci terremmo Monti per almeno dieci anni, e per la democrazia sarebbe una grave sconfitta».

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