L'80% di tutte le infezioni «in corsia» riguarda quattro sedi principali: il tratto urinario, le ferite chirurgiche, l'apparato respiratorio e le infezioni sistemiche. Quelle del tratto urinario, da sole, raggiungono il 35-40%. Negli ultimi quindici anni però si sta assistendo ad un calo di questo tipo di infezioni, e a un aumento di quelle sistemiche, tra cui le polmoniti, a causa della presenza di ceppi batterici resistenti agli antibiotici, visto il largo uso di questi farmaci a scopo preventivo o terapeutico. Le infezioni della ferita chirurgica, rappresentano dal 20 al 30% delle infezioni ospedaliere e contribuiscono fino al 57% di giorni in più di ricovero e al 42% dei costi extra per il sistema sanitario.
In questo panorama, particolare attenzione la meritano i pazienti oncologici che presentano un rischio maggiore di infezione derivante dalle caratteristiche della malattia tumorale e dalle terapie immunosoppressive necessarie. É un bilancio fatto a Roma da esperti all'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.
Sono 25mila le vittime europee delle infezioni negli ospedali
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