Sono preziosi e pezzi unici Opere d'arte da indossare

Si ispirano a pittori e designer. Il collier di De Grisogno è stato battuto all'asta per oltre 33 milioni di dollari

Dalla liaison che fonde l'arte con la gioielleria nascono storie che si mescolano a colori, forme che si ispirano a capolavori immortali, materia plasmata con la passione. Nascono preziosi di rara bellezza, pezzi unici o edizioni limitate opera di designer che sono anche scultori, pittori, architetti. D'altra parte, è accaduto spesso che grandi artisti (da Picasso a Damien Hirst a Lucio Fontana a Man Ray solo per citarne alcuni) avvertissero il desiderio di misurarsi con la creazione di gioielli, opere d'arte più piccole, ugualmente intense. Allo stesso modo, grazie a un alchemico miscuglio di saperi, i gioiellieri attingono all'arte per creare oggetti con cui sfidare l'eternità.

Lo sa bene Fawaz Gruosi, fondatore e direttore creativo della Maison De Grisogono, artefice dei gioielli più prestigiosi al mondo come la collana The Art of De Grisogono Creation I, la cui vendita all'asta battuta da Christie's ha superato ogni record del settore grazie al più grande diamante taglio smeraldo mai andato all'incanto (163,41 carati). Per la sua creazione Gruosi ha guidato per 1700 ore di lavoro un team di 14 maestri artigiani: il collier è stato venduto per 33.701.000 dollari (quanto la «Danseuse au repos» di Degas). L'arte applicata ai gioielli è pura emozione. Lo testimoniano le creazioni di Elsa Peretti piene di forza e bellezza, moderne per sempre. La magistrale artista 77enne - che dal 1974 collabora con Tiffany & Co. e che il British Museum ha inserito nella propria collezione permanente- esplora il mondo con sensibilità da scienziato e visione da scultore. Basti pensare a uno dei suoi pezzi di culto, il bracciale Bone, che ammalia con la superficie liscia, lucente, tattile, plasmata nell'oro. Giampiero Bodino i meandri dell'arte li ha esplorati tutti: designer di auto sotto la guida di Giugiaro e di gioielli dopo un incontro con Gianni Bulgari, è stato pittore, scultore, direttore creativo per il Gruppo Richemont e nel 2013 ha fondato (con sede a Villa Mozart a Milano, capolavoro di Art Déco) l'eponima Maison di alta gioielleria. Qui è nato anche il collier in oro rosa ispirato all'abbondanza del barocco leccese, con 7 gocce di rubellite, perle di ametista, opali di fuoco e berilli gialli. Sono pezzi unici i gioielli amati da Rania di Giordania e creati da Fabio Salini, gemmologo, ex creativo di Cartier e Bulgari, uno stile unico e una passione per l'arte che lo rendono celebre fin dalla sua prima collezione. Gli orecchini ispirati a Modigliani sono in carbonio e oro bianco, con maschere in cristallo di rocca inciso e diamanti. Kandinsky, Mondrian, Calder si incastrano nella linea Puzzle di Mattioli, che offre colori coraggiosi, forme irregolari e abilità trasformista: l'anello in oro rosa e diamanti può montare un tris di pietre dure intercambiabili. Gli orecchini in oro etico e diamanti Ice Cube di Chopard, moderni e minimal, ricordano la filosofia alla base del movimento cubista, che accentuava il valore del volume su quello del colore. Ispirato al design di Giò Ponti, l'anello Avio in oro rosa di Remida Tornaghi è opera di Andrea Tornaghi, designer di geometrie essenziali in materiali forgiati a mano o fusi con l'antico metodo della cera persa.

Tutti sono capolavori di alta gioielleria che, solo a guardarli, si rischia di venire folgorati dalla sindrome di Stendhal, la stessa che colpisce al cospetto di opere d'arte travolgenti. Poco importa che si tratti degli affreschi di Giotto o di un collier di inestimabile valore e straordinaria bellezza.

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