Le arie di Verdi contro la crisi, per finanziare i giovani talenti della musicaDomani al Regio di Parma: i ricavi in borse di studio

La situazione economica generale non certo rosea è quella che sappiamo. Gli indiscriminati tagli a tutto quanto si ritiene superfluo o non necessario - la cosiddetta «cultura» - che hanno sottratto fondi necessari al sostentamento di un bene primario per un Paese civile, sono un fatto tristemente quotidiano. Per quanto stigmatizzato in alto loco, anche con parole veementi, questo triste andante si ripresenta ogni anno immutato. Anzi, col passare del tempo, trova sempre minore resistenza nel prostrato tessuto sociale del nostro Paese. È per questo che ogni iniziativa che sostenga concretamente i giovani nello studio della musica è meritevole di ogni sottolineatura.
È il caso di una serata al Teatro Regio di Parma, ideata da Francesca Parvizyar e promossa dall'associazione Waiting for onlus con illustri patrocinii, che dal Colle discendono fino alle istituzioni in riva al torrente Parma. I ricavi dei biglietti del Concerto Waiting for Verdi (domani, con inizio alle ore 20) saranno destinati a borse di studio per gli allievi più meritevoli del Conservatorio di Musica «Arrigo Boito» di Parma, che formano le fila dell'orchestra che accompagna, sotto la direzione di Andrea Battistoni, un eccellente quartetto vocale (Silvia Dalla Benedetta, Alessandra Palomba, Ji Myung Hoon, Filippo Polinelli). In programma una selezione di brani tratti soprattutto dal Trovatore e dalla Traviata, e chiusi dal quartetto di Rigoletto, Bella figlia dell'amore.


Nel segno di Verdi anche l'apertura del concerto affidata al pianista Roberto Prosseda, che eseguirà la Fantasia di Franz Liszt imperniata proprio sul sublime quartetto dell'ultimo atto di Rigoletto. E anche nei nostri pallidi giorni: che Giuseppe Verdi ci aiuti!

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