Che tempo per Fazio: trasloca su Raiuno e non perde il cachet

Dopo lo sblocco del tetto agli stipendi, trattativa per promuovere il conduttore sull'ammiraglia

Che tempo per Fazio: trasloca su Raiuno e non perde il cachet

Ecco, dunque, dove voleva arrivare Fabio Fazio quando minacciava di lasciare la Rai. La sua lotta non era solo quella (sacrosanta) di mantenere un alto cachet, ma anche quella di fare un salto di rete. Di approdare sull'ammiraglia. Sogno che coltiva da tempo: trasportare la sua creatura più importante e longeva, Che tempo che fa, sul primo canale. Nei piani di palinsesto presentati dai direttori di rete ieri in cda Rai, lo show di Fazio appare infatti nella casella della domenica sera di Raiuno. Però con un punto interrogativo. Perché ora si passa alla fase della trattativa. L'idea di traslocare Che tempo che fa da Raitre a Raiuno era infatti bloccata dalla questione del tetto agli stipendi. Fazio minacciava di andarsene dalla Rai se fosse stato considerato un «peso» per l'azienda e non un «valore». Ora che la Rai ha trovato il modo di derogare dalla legge limando di poco i compensi degli artisti (tra il dieci e il venti per cento), Fazio si metterà al tavolo per definire sia il cachet sia la posizione dei suoi programmi in palinsesto. E, se alla fine il contratto sarà firmato, da settembre vedremo Che tempo che fa alla domenica sera su Raiuno. Con buona pace di tutte le lamentele e le minacce di andarsene in un'altra azienda. Comunque, è bene quel che finisce bene. Raiuno guadagna una serata di intrattenimento intelligente e poi, si vedrà, se Fazio tornerà anche con Rischiatutto in primavera. E, magari, in questo processo di valorizzazione, chissà che non gli venga affidato anche il prossimo Sanremo, anche se lui rimase molto scottato dall'ultima edizione, quando gli ascolti non lo premiarono.

Per il resto, ieri i direttori di Raiuno Andrea Fabiano, di Raidue Ilaria Dallatana, di Raitre Daria Bignardi e di Rai4 Angelo Teodoli hanno illustrato ai consiglieri le linee guida della programmazione delle reti principali. Programmazione ancora da definire a causa dell'impasse dovuta sia alle dimissioni del direttore generale Campo dall'Orto sia alla questione dei tetti ai cachet delle star. E da approvare in tempi brevi, visto che dovrà essere presentata agli investitori pubblicitari il 28 giugno a Milano e il 4 luglio a Roma.

Il primo canale ha il palinsesto più incerto in attesa delle decisioni di Fazio. Comunque, secondo indiscrezioni, pare che riproporrà programmi storici come Tale e quale con Carlo Conti e poi alcune nuove serate come un one woman show di Fiorella Mannoia. Dovrebbero anche tornare i volteggi di Roberto Bolle (l'anno scorso fece un memorabile evento), accompagnato dal pianista Stefano Bollani. Alla domenica pomeriggio dovrebbe arrivare Cristina Parodi al posto di Baudo.

Il secondo canale ha una griglia più strutturata puntando sui programmi che nella stagione appena conclusa hanno dato buoni esiti. E quindi, il Collegio, docu-reality che trasporta adolescenti di oggi nella scuola media degli anni '60, il reality Pechino Express, lo show Stasera tutto è possibile, il programma di approfondimento Nemo e, probabilmente, il ritorno di Mika. A questo forse verrà aggiunto dal prossimo anno un talk di seconda serata che tenga conto dell'esigenza posta dai consiglieri di centro destra di avere uno spazio per il pensiero liberale e moderato, scomparso dopo la chiusura di Virus di Nicola Porro. Ma per ora è solo una proposta. Novità: Luca e Paolo con la loro sitcom storica Camera Cafè.

Su Raitre si svuota la casella della domenica sera, sempre che Che tempo che fa passi su Raiuno.

Porte aperte per Michele Santoro che traslocherà da Raidue con i suoi docu-film-teatrali trovando in effetti una collocazione più consona. In onda gli storici programmi Chi l'ha visto?, Report e i documentari di Alberto Angela. Pare che Lucia Annunziata vedrà raddoppiare il suo spazio di In mezz'ora. Resta in palinsesto anche Cartabianca della Berlinguer.

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