Chi è la moglie del principe saudita Mohammed bin Salman

Sappiamo molto di Mohammed bin Salman, attuale principe ereditario al trono saudita, ma ignoriamo quasi tutto della principessa Sara, sua moglie, come anche delle altre donne che gravitano nella sua vita

Chi è la moglie del principe saudita Mohammed bin Salman

Negli ultimi anni Mohammed bin Salman, figlio dell’attuale re saudita, si è conquistato un posto di primo piano nella politica internazionale. Ha 34 anni appena compiuti lo scorso 31 agosto, è l’erede al trono (un ruolo per cui ha dovuto combattere insieme agli altri figli di re Salman e che nessuno avrebbe mai potuto garantirgli per diritto di nascita) e occupa le prestigiose posizioni di Vice Primo Ministro d’Arabia saudita, Presidente del Consiglio per gli Affari Economici e di Sviluppo e Ministro della Difesa. Per gli analisti politici e per l’opinione pubblica il principe Muhammad bin Salman è un uomo controverso: come ricorda Dagospia ha sempre dimostrato una notevole dimestichezza con i costumi occidentali: stringe la mano alle donne che incontra e le guarda negli occhi, cosa che quasi nessun altro principe o funzionario saudita farebbe. Si presenta come un riformatore, un uomo attento a migliorare la condizione della donna saudita, ma molti esperti si chiedono se questa sua linea politica non sia un espediente per consolidare il suo potere a ogni costo.

D’altro canto gli scandali oscuri in cui sarebbe implicato non mancano. Uno su tutti il caso Kashoggi. Molto interessante, tuttavia, sarebbe anche capire il peso che hanno le donne sulla vita del principe. Recentemente hanno suscitato scalpore le voci secondo le quali MbS (Mohammed bin Salman viene spesso citato con questa sigla sui giornali) si sarebbe invaghito dell’attrice Lindsay Lohan, facendole recapitare doni da mille e una notte. Al di là di quanto sia vera o falsa questa storia, c’è un dettaglio che non possiamo trascurare: Mohammed bin Salman ha una moglie (a quanto pare solo una) di cui nessuno parla mai e della quale sappiamo pochissimo. Lasciamo per un momento da parte la questione della poligamia e del parziale cliché del “nababbo arabo” con una spiccata propensione per le donne occidentali e concentriamoci su questa misteriosa principessa consorte.

Il suo nome è Sara bint Mashhur bin Abdulaziz al-Sa’ud ed è la cugina del principe Mohammed. Non è affatto raro che nella dinastia al-Sa’ud ci si sposi tra cugini, al contrario. Di solito le unioni matrimoniali rimangono all’interno dell’ampia cerchia familiare di questa royal family del deserto. La principessa Sara avrebbe sposato Mohammed bin Salman nel 2008 (alcuni giornali, però, sostengono che le nozze siano avvenute nel 2006) e i due vivrebbero nel palazzo reale al-Salam a Gedda. Dovrebbero avere 4 figli, due maschi e due femmine, ma alcune fonti sostengono che, invece, gli eredi siano 3. Sara non partecipa mai ai viaggi ufficiali del marito e sulla sua quotidianità vige la più stretta riservatezza. Non vi sono nemmeno foto online della principessa. O meglio, se inserite sui motori di ricerca il suo nome completo ne troverete una, microscopica, ma non vi è alcuna garanzia che il volto mostrato appartenga proprio a lei. È anche probabile che i risultati delle ricerche mostrino i lineamenti di un’altra principessa con un nome molto simile, ovvero Sara bint Talal bin Abdulaziz al-Sa’ud, soprannominata “principessa Barbie” per i suoi capelli biondi.

Questa “seconda” principessa Sara è un’altra cugina del principe Mohammed, ma non è la sua consorte. In più, come spiega Page Six, ora vive a Londra, dove si è rifugiata dopo aver avuto dei gravi dissidi con la famiglia d’origine. Invece la moglie di MbS, sempre secondo quanto rivelato da Page Six, dovrebbe avere un carattere molto forte, tanto quanto quello del principe. Il fatto che la vita di Sara sia un mistero per l’opinione pubblica non deve trarre in inganno: il velo che in apparenza separa donne come questa principessa dal mondo esterno non è affatto sinonimo di sottomissione (non sempre almeno). La maggior parte delle donne al-Sa’ud sono protette dalle mura dei loro palazzi, ma ciò non significa che non abbiano pensieri, opinioni, caratteri ben distinti e persino capricci che sanno far rispettare. A questo punto, però, ci potremmo porre due domande: per quale ragione “l’altra metà del cielo” di dinastie musulmane e arabe come quella degli al-Sa’ud accetta questa eccessiva “protezione”? Perché la principessa Sara (come pure le regine saudite) non ha un ruolo simile, per esempio, a quello di Rania di Giordania (la quale però, è una regina consorte)?

Per quanto riguarda il primo quesito potremmo dire che non tutte le donne musulmane aristocratiche si limitano a vivere tranquille in casa. Moltissime sono impegnate nel sociale, per esempio e i giornali arabi raccontano spesso le loro storie (come anche quelle delle altre donne arabe e musulmane che esercitano con successo altri mestieri come il medico, l’avvocato, o hanno ruoli di rilievo nel mondo degli affari). Per quanto riguarda il secondo quesito la questione è più complicata e genera un’apparente contraddizione con quanto appena detto.

L’impostazione politica e religiosa conservatrice e intransigente dell’Arabia Saudita (il wahhabismo) ha condotto il Paese a metà strada fra la tradizione e la modernità, due fattori a volte in equilibrio, a volte in palese contrasto tra di loro. Senza dimenticare, naturalmente, i desideri personali della principessa Sara, per noi misteriosi tanto quanto il suo viso.

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