Dallo sci al poker, convince Molly Bloom

Un film su Molly Bloom, che da giovane promessa olimpica dello sci diventa poi la più importante organizzatrice al mondo di poker clandestino

Dallo sci al poker, convince Molly Bloom

Signore e signori ecco a voi la scrittura più complessa presente nel cinema statunitense contemporaneo. Lo sceneggiatore Aaron Sorkin (i film Codice d'onore, The Social Network, Steve Jobs e le serie tv West Wing e The Newsroom) esordisce come regista sul grande schermo raccontando una tipica storia americana piena di sfaccettature e senza l'accetta che ormai taglia tutti i personaggi dividendoli tra buoni o cattivi.

È nell'intercapedine tra queste due possibili scelte di vita - e nell'errore di direzione che tutti noi, chi più e chi meno, ogni tanto prendiamo - che si muove questa bellissima sceneggiatura filmata e basata sulla storia vera di Molly Bloom che da giovane promessa olimpica dello sci diventa poi la più importante organizzatrice al mondo di poker clandestino con clienti che vanno dalle stelle di Hollywood, ai magnati della finanza, ai membri della mafia russa.

C'è tantissima voce fuori campo e c'è una moltitudine di parole messe in campo da Sorkin che si prende tutto il tempo - 140 minuti, un po' troppi? - per raccontare una parabola che inizia dalla fine, come in ogni grande epopea cinematografica, con l'arresto da parte dell'Fbi della carismatica imprenditrice.

Il flashback conseguente racconta per filo e per segno la sua ascesa e il successo in un mestiere nel limbo tra la legalità e l'illegalità («l'importante è non infrangere la legge mentre si infrange la legge» le dice l'avvocato) e spiega come si gioca a poker anche a un bambino ma, allo stesso tempo, si trasforma anche nella soluzione narrativa per raccontare ciò che a Sorkin sta davvero a cuore: il «brodo di coltura» della sua protagonista interpretata da una strepitosa Jessica Chastain.

Ecco spiegata la sottolineatura del fondamentale rapporto con il «primo» padre (Kevin Costner) e con il «secondo», il suo avvocato (Idris Elba). Insomma, chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.

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