Cultura e Spettacoli

"Le Iene" tornano dopo lo stop. "C'è ancora voglia di evasione"

Lo show cambia le proprie regole ma vuole continuare a divertire. L'autore Squarcia: "Attenti alla sicurezza"

"Le Iene" tornano dopo lo stop. "C'è  ancora voglia di evasione"

Che vergogna essere scambiati per un ladro per via della mascherina che copre il viso e ti rende poco riconoscibile. Che disperazione vedere l'amante in indumenti intimi che sbuca dietro la faccia del tuo fidanzato mentre gli stai parlando in chat Sono gli scherzi al tempo del Coronavirus. Che da stasera si potranno vedere alle Iene. La trasmissione torna su Italia Uno dopo lo stop forzato di un mese a causa di un giornalista che ha contratto la malattia (senza Marcuzzi e Savino, in conduzione sei iene da differenti postazioni). Vittima nella prima puntata (in gran parte dedicata a inchieste sull'epidemia) è Michelle Hunziker, la cui quiete familiare in clausura viene messa a «dura prova».

Non era facile decidere, in un momento terribile come questo, se continuare a mandare in onda degli scherzi. «Ci siamo posti subito il problema - racconta Giorgio J. Squarcia, uno degli autori più diabolici e prolifici della squadra di Davide Parenti -. Ma si è visto che la gente ha voglia di leggerezza, di evasione. E, per noi, la differenza la fa il modo in cui si trattano gli argomenti. Fin da quando hanno chiuso la Lombardia, ci siamo mossi come facciamo sempre: adattare il contenuto alla situazione, per cui abbiamo dirottando le nostre incursioni sull'attualità, sulla pandemia, sulle situazioni che la gente sta vivendo nel rispetto delle persone e delle direttive sanitarie». Alla fine, più che scherzi di cattivo gusto, quelli ideati si sono trasformati in esperimenti sociali o invenzioni tecnologiche. Innanzitutto era diventato impossibile entrare di persona nelle abitazioni o «convocare» con qualche stratagemma le vittime in bar, locali, ristoranti o qualsiasi ambiente chiuso, per allestire le scene necessarie ai trabocchetti. La soluzione è stata, per esempio, incaricare i «complici» (che di solito sono i familiari, padri, madri, figli, mariti, mogli, fidanzati) di nascondere le telecamere, lasciate sull'uscio di casa. Praticamente degli scherzi «delivery», a domicilio. «Guidiamo i nostri complici via telefono o inviamo dei tutorial su come si installano le apparecchiature. Oppure adottiamo altri stratagemmi, come i collegamenti via Skype: creiamo situazioni assurde e i volti in primo piano sbigottiti o infuriati delle vittime davanti ai monitor valgono un trattato sociale».

Il distanziamento vale anche per gli inviati delle Iene: «Non siamo più entrati a Mediaset, ci lasciano il materiale fuori dagli studi e passiamo a prenderli. Montiamo i filmati da casa nostra».

La difficile situazione sviluppa la creatività. E pure la fantasia. «Leggevo - racconta ancora Squarcia - delle pornostar che si lamentano di non poter lavorare. E di Roberta Gemma che si era inventata per i suoi clienti la depilazione via streaming. Con la complicità del marito, le abbiamo fatto credere che i soldi che stava guadagnando con questi eventi le venivano rubati E tutti quelli che chiamava per farsi aiutare, dagli amici ai funzionari di banca, erano a casa in quarantena alle prese con bambini, pranzi e nessuno poteva darle retta stava impazzendo».

Lo scherzo in onda questa sera alla Hunziker, realizzato da Alessio Parenti (non parente del patron delle Iene), è stata coinvolta la figlia Aurora, le cui informazioni sulle dinamiche di una famiglia allargata costretta a vivere sempre insieme per il virus, hanno permesso di creare una situazione imbarazzante. Ma non è stato facile trovare persone disposte a partecipare. «Abbiamo ricevuto tantissimi no - continua Giorgio -. Soprattutto all'inizio della pandemia perché la gente non aveva voglia di scherzare. Solo quelli che conoscevano il nostro modo di lavorare si sono messi in gioco. Ora che la paura sta un po' passando, è più facile trovare disponibilità». Molti degli scherzi girati prima del cataclisma (per esempio a Daniele Massaro, Anna Falchi, Paola Turci) e non andati in onda per lo stop del programma saranno riproposti nelle prossime puntate.

Evitando, per ora, quelli di carattere «sanitario», dove si vedono ambulanze, come quello subito da Filippo Inzaghi.

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