L'ex velina Vera rivela: "Anche io come la Hunziker finita nella setta"

Intervistata dal settimanale Oggi, l'ex velina Vera Atyushkina confessa per la prima volta di essere stata soggiogata dalla maga Berghella

L'ex velina Vera rivela: "Anche io come la Hunziker finita nella setta"

Solo qualche settimana fa, Michelle Hunziker ha rivelato per la prima volta di essere stata vittima di una setta che le ha rovinato la vita. Ora, anche l'ex velina di Striscia la Notizia, Vera Atyushkina, confessa di essere stata vittima di Giulia Berghella, la maga che è riuscita ad attrarre nella sua setta Michelle Hunziker. L'ex velina ha raccontato al settimanale Oggi la drammatica esperienza che ha vissuto negli anni passati: "Mi invitò il figlio di Giulia Berghella, Marco Sconfienza, che per un po’ mi aveva fatto da manager. Era il 2011, seppe che ero a Taranto in vacanza con un amico e disse che voleva mostrarmi un posto magnifico".

Vera Atyushkina, con ancora gli occhi pieni di dolore, racconta il modo in cui la maga la avvicinò 6 anni fa, con modalità simili a quelle raccontate dalla Hunziker. "A un certo punto - dice la ex velina bionda a Oggi - si avvicinò e cominciò a fissarmi in un modo strano. Ebbi la sensazione netta, precisa, che mi stesse studiando. Che stesse cercando le mie debolezze, la via per domarmi e sottomettermi. Mi creda: è uno sguardo che non dimentichi…".

Poi quel consiglio, sempre il solito consiglio: "Devi abbandonare questo lavoro, la tv non fa per te. Se vuoi capire qual è la tua strada devi venire a fare delle sedute qui da me. Solo qui sopravviveremo: se verrete da noi, se ci seguirete, vi salverete". L'ex velina di Striscia la Notizia spiega che la maga "diceva che nel 2012 sarebbe finito il mondo". "A me salì l’angoscia - sottolinea - volevo andarmene. Era un luogo strano, si muovevano tutti con una lentezza esasperante, ti fissavano".

Ma c'è anche un altro dettaglio inquietante sottolineato dall'ex velina. Vera rivela che lei sarebbe stata soltanto un mezzo attraverso il quale la maga sarebbe arrivata a un'altra persona: "Io ero solo un'esca: il loro obiettivo era il mio amico. È un autore televisivo affermato, conosce tutte le star del piccolo schermo.

Marco Sconfienza piombò sul mio amico, prese una sciarpa blu, di lana, gliela mise al collo e gli disse: 'Ti voglio tanto bene, credo molto in te, questo è per creare un legame indissolubile tra noi'. E mentre ripeteva questa specie di formula, fece due nodi alla sciarpa e lo tirò verso di sé… Io sono convinta che Marco stesse celebrando un rito: era insieme lento e determinato… Ce ne andammo di corsa".

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