Cara debuttante. Con quel fisico longilineo e la faccia da bambola, fulminata da sopracciglia scure e fitte come un bosco, il cinema si è accorto di lei. Perché Cara Delevingne, personalità a parte nel mondo della moda, dove sfila per i marchi più prestigiosi - da Burberry a Dolce&Gabbana, da Saint Laurent a Chanel, se la contendono da quand'era una diciottenne ribelle -, prima o poi doveva sfondare oltre la passerella. Già nel 2012 quest'icona dell'attualità bisessuale, che spopola sui social ogni volta che scalpita se la costringono dentro un genere definito, aveva recitato in Anna Karenina di Joe Wright, al fianco di Keira Knightley e Jude Law. Incarnava la Principessa Sorokina, indifferente al mondo e presa dalla propria bellezza, com'è nella vita vera la mannequin. Altro che le piste di coca dell'ormai obsoleta Kate Moss: Miss Trasgressione, al momento, è Cara, una classe 1992 che già si comporta come la navigata Marlene Dietrich. Avendo lo stesso cerchio magico di ragazze a disposizione, come l'Angelo Azzurro aveva il suo «circolo del cucito»: kissing girls pronte a tutto. «Penso che le persone non dovrebbero aver paura della mia sessualità. Sono giovane, mi diverto, non voglio far finta di essere qualcosa che non sono», diceva di recente a proposito del suo legame con la cantante americana St. Vincent, pseudonimo di Annie Erin Clark. La sua tendenza era già emersa ai tempi della love story con Michelle Rodriguez, la star di Fast&Furious . E in Città di carta , thriller adolescenziale di Jake Schreier che vedremo il 3 settembre, la mattatrice è lei. Posizionandosi così, insieme al co-protagonista Nat Wolff, tra gli emergenti di Hollywood. Un viso che spacca l'obiettivo, quello di Cara, prestato a un film tratto dall'omonimo libro di John Green. Dove si narra la storie di Quentin (Nat Wolff), che diventa amico di Margo (la Delevingne), per poi vederla scomparire nel nulla. Puff!, svanisce come il trucco della mannequin a fine sfilata. Mistero, avventura e iniziazione nel pianeta adolescente che ribolle: classico spettacolo estivo da pop-corn con gli amici. Il genere da liceali romantici, dove malinconia e allegria si alternano, sembra adatto all'attrice londinese che, con la voce dai timbri cupi, diventa la ragazza dei sogni del diciassettenne Quentin. Il quale se la vede entrare dalla finestra, scalata da lei con l'agilità d'un ragazzo, o lanciarglisi addosso per un bacio di rapina. Per seguire la tendenza americana (il film è della Twentieth Century Fox), le ragazze appaiono più mature e intraprendenti, mentre i maschietti restano al palo: al massimo, guidano l'auto rubata a papà. Anche se Wolff ha più scene, il personaggio di Cara spiazza, con l'aria imperscrutabile e i modi spicci di chi è abituato ad avere il mondo ai suoi piedi. Soprattutto quando Margo, rivolgendosi al fidanzatino devoto, nell'ufficio megagalattico del papà di lei, dice: «Vedi: questa città è di carta, per persone di carta». E vai con la rivolta contro gli adulti di carta, appunto. Funzionano gli smokey eyes e la voce rauca della modella, spalmati sulle canzoni top per adolescenti, tra freddi supermarket e autostrade da divorare con l'Oldsmobile del proprio vecchio.
Da regina del catwalk, il passo da gatta indispensabile per la passerella, Cara Delevingne cerca di diversificare: l'anno scorso, per Sky Arts ha debuttato in tv, accanto alla veterana Sylvia Syms: faceva una parte drammatica in Timeless , come fidanzata d'un soldato partito per l'Afghanistan, tutta casa e nonnina. E alla nonna Angela Delevingne, morta a 102 anni, Cara ha dedicato su Instagram un collage di foto, con dedica: «Riposa in pace Angela, la persona più umana e intelligente che abbia mai conosciuto. Avevi le migliori sopracciglia del mondo». Le stesse sopracciglia nere da killer, ereditate da Cara. Meno male che ha interpretato Amanda Knox, l'americana coinvolta nel brutale assassinio di Meredith Kercher, nel thriller di Michael Winterbottom The Face of an Angel : la faccia d'angelo Cara ce l'ha e il cuore da diavolo pure. «Fare la modella è un bel lavoro, ma non è la mia passione.
Ho sempre avuto il sogno di recitare», ha dichiarato durante il lancio di Città di carta . E infatti, eccola pure in Suicide Squad di David Ayer, con Will Smith e Jared Leto, dove fa la strega. Un'altra star globale è in arrivo. Ed è flessibile, sia sessualmente che professionalmente.
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