Pacatissima, Ilary Blasi risponde a qualsiasi domanda senza scomporsi. Altro che Iena, è diplomatica come poche: forse per questo sta per iniziare l'ottavo anno consecutivo alle Iene, che tornano stasera su Italia Uno con il loro pacchetto irriverente e sempre più seguito di inchieste e scoperte di cronaca. «Intanto non è ancora l'ottavo anno, sto finendo il settimo», spiega lei con un aplomb che anticipa la battuta: «E la crisi del settimo anno è sempre dietro l'angolo». Papale papale. Ma scherzosa, ovvio.
Con lei ci saranno Teo Mammucari e la Gialappa's. Su Mammuccari scommettevano in pochi e invece è andato bene ed è stato confermato.
«In tanti avevano questa sensazione, io invece ero sicura: lui mi è sempre piaciuto. Veloce, scattante, battutista implacabile. Ora siamo diventati anche amici».
Però non ci sarà Lapo Elkann. Tanti credevano arrivasse.
«A me avrebbe fatto molto piacere. Però lui è un tipo esuberante, ha tanti progetti da seguire e quindi non siamo riusciti a incastrare i suoi impegni con i nostri. Ma noi lo aspettiamo ancora, dopotutto facciamo così tante puntate...».
Oltretutto sono in diretta. Tutte.
«E a me piace»
Ma non cade in trance per la tensione come capita a molti?
«Sono un tipo equilibrato. E poi sa qual è il segreto?».
Qual è?
«Io ho sempre e solo fatto diretta tv. Capisco tanti di coloro che mi hanno accompagnato qui, spesso abituati a registrare le partecipazioni televisive. Ma per me è normale. Anzi, mi piace proprio questa adrenalina che se sbagli fai una figuraccia. La trovo uno stimolo. E non mi annoio».
Quindi le piace fare tv.
«Mi piace fare Le Iene, ma non ho ansie televisive. Insomma non voglio fare tv a tutti i costi. Ad esempio, perché fare ospitate tv giusto per il gusto di apparire? Anche no».
Ma almeno guarda la tv?
«A dire il vero, molto poco. Seguo programmi d'inchiesta, cose tipo Chi l'ha visto o talk su casi irrisolti. Ma non così tanto. Talvolta non l'accendo neanche e leggo un libro».
Quello del momento?
«Il lupo della steppa di Hermann Hesse».
Insomma non segue neppure il gossip. Che cosa pensa dell'annuncio di Clooney a Firenze sul suo futuro matrimonio?
«Non lo sapevo manco. Però se sposasse Clooney, du' palle con sta storia...».
A proposito di romanesco, il suo Totti che cosa dice quando la vede in tv?
«Mi guarda pochissimo. E poi quest'anno noi siamo al mercoledì e lui gioca la Champions League quindi ciao: avrà altre cose cui pensare. E comunque in famiglia non si parla tanto di televisione».
Se ne parla fuori, però: dicono che lei andrà a presentare la prossima Isola dei Famosi .
«Occhio che quando fanno il tuo nome nel totopresentatori, vuol dire che di sicuro non farai quel programma. Chi entra Papa in Conclave, ne esce cardinale».
L'anno scorso Le Iene sono state qualche volta criticate per i toni troppo «moralisti» dei servizi.
«Mah, intanto i servizi io sostanzialmente li scopro quando vanno in onda».
E dopo come li giudica?
«Quando tocchiamo argomenti scomodi, mi sono sempre trovata d'accordo con il tono e il taglio dei servizi. Proponiamo sempre le due facce del problema, i favorevoli e i contrari, in modo da offrire una visione d'insieme su quanto sta accadendo».
Anche sul caso Stamina l'avete fatto. Vi siete forse sbilanciati troppo ed è arrivata una mitragliata di critiche.
«Dopo aver considerato il problema, era giusto ascoltare anche la parte dei genitori, persone
magari disperate che cercano una soluzione alla tragedia che ha colpito i figli. Era giusto. E lo dico da mamma. Troppo facile giudicare senza cercare di capire quanto grande sia il dolore di chi si trova senza speranza».
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