Alla Spezia le casalinghe coi milioni in Svizzera

Da una parte alcune casalinghe con qualche milioncino depositato all’estero, dall’altra un intermediario che opera nel settore della telefonia che dichiara 10mila euro, ma vive ben al di sopra di questo limite. Il primo caso è emerso durante i controlli mirati della Guardia di Finanza della Spezia. I militari stanno indagando in particolare sulle posizioni di dodici spezzini detentori di capitali all’estero, sottratti a tassazione: tra questi, oltre a professionisti e imprenditori, anche alcune casalinghe. I cittadini sotto osservazione risiedono nei comuni della Spezia, di Sarzana, ed, in misura minore, anche nei comuni della Val di Magra e delle Cinque Terre. Da un primo esame è stato stimato che in tali conti correnti, presi nel loro complesso, vi è stato un flusso di capitali pari ad una giacenza massima sinora calcolata intorno a 3 milioni di euro. Particolare attenzione è stata riservata a quei capitali non coperti dal beneficio dello «scudo fiscale», per i quali saranno contestate le somme dovute all’erario. Nel corso dell’anno 2010, l’attività ispettiva eseguita ha consentito di scoprire 104 fra evasori totali e paratotali, persone che non hanno presentato alcuna dichiarazione al fisco, o hanno dichiarato importi totalmente infedeli.
Nei guai con in fisco è finito anche un rapallino che dichiarava un reddito inferiore ai 10mila euro l’anno, ma aveva un tenore di vita ben superiore. Il fatto ha insospettito i insospettito i finanzieri, che al termine dei controlli hanno scoperto una maxi evasione da tre milioni di euro.

I militari della Guardia di finanza di Rapallo hanno così recuperato a tassazione ricavi ai fini delle imposte sui redditi per 3 milioni di euro, un’Iva di 372mila euro e 129mila euro di Irap. La verifica fiscale è stata effettuata sugli anni 2005-2009. L’uomo è stato denunciato alla procura di Chiavari.

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