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Amburgo, lo choc non è passato Subito 0-3 in casa

Il pubblico si è rialzato, la squadra è affondata. Quella che inizierà il 24 agosto sarà la prima edizione della Bundesliga senza l'Amburgo, retrocesso nella scorsa stagione. Per il club, il più antico di Germania e l'unico sempre presente nella massima serie, il declassamento è stato vissuto come un dramma. I tifosi, nell'ultima giornata dello scorso campionato, avevano fatto scandalo creando disordini sugli spalti al punto che la partita venne temporaneamente sospesa. Anche per questo venerdì hanno riempito lo stadio, per riabilitarsi agli occhi della Germania: la prima gara della storia dell'Amburgo in seconda divisione (in casa contro il Kiel) ha fatto registrare un record curioso. Mai al Volksparkstadion c'era stato un sold out più rapido. 57mila persone erano pronte a sostenere la ripartenza della squadra, anche perché l'obiettivo dichiarato del club è la promozione immediata.

In realtà, invece, l'Amburgo è imploso, facendosi travolgere per 0-3 fra l'incredulità dei presenti. «È difficile spiegare quel che proviamo ha detto il capitano Lewis Holtby . Abbiamo giocato uno schifo». La vede così pure la Bild, che ha titolato proprio Sempre lo stesso schifo. E improvvisamente c'è il timore che la squadra caratterialmente non sia all'altezza, che non regga la pressione e che questo non sia affatto un anno di transizione. La sensazione venerdì è stata netta: ad Amburgo il pubblico si è rialzato, la squadra però è affondata.

EBer

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