Argentina contro l'Iran a caccia di punti e serenità. Formazioni

Dopo il polverone in casa Argentina per le dichiarazioni di Messi che ha sconfessato pubblicamente il modulo Sabella, Albiceleste di nuovo in campo nel match contro l'Iran.

Argentina in cerca di conferme contro l'Iran
Argentina in cerca di conferme contro l'Iran

Il match che oggi potremo seguire alle ore 18 è quello tra Argentina e Iran, con i Sudamericani a caccia della vittoria che sancirebbe il passaggio matematico agli ottavi e gli Asiatici alla ricerca di quella che è una vera e propria impresa, ossia strappare almeno un punto alla corazzata di Sabella, una delle grandi favorite di questa edizione.

I due match d'esordio hanno mostrato due compagini in un buono stato di salute. L'Albiceleste ha si faticato contro la matricola Bosnia, ma la vittoria per 2 a 1 ha messo in mostra la capacità di Messi di poter essere sempre decisivo. Opaco per un'ora, si è poi "acceso" all'improvviso, andando a segnare un goal fantastico che è valso il 2 a 0 e la "messa in ghiaccio" del match. Il "team Melli" è, invece, riuscito ad imporre lo 0 a 0 alla Nigeria, sfoderando un'ottima prestazione in fase difensiva ma anche una discreta tecnica individuale.

Guardando le statistiche, quello che andrà in scena oggi a Belo Horizonte è il primo incrocio in una fase finale, la sedicesima per l'Argentina e la quarta per l'Iran, mentre l'unico precedente è abbastanza remoto nel tempo: era infatti il 1977 e in un'amichevole giocata in Spagna, gli Asiatici imposero il pari ai più blasonati avversari. Tuttavia l'unico precedente "mondiale" con una sudamericana non evoca ricordi felici all'Iran, perché nel mondiale argentino del 1978 il Perù si impose con un netto 4 a 1.

La vigilia del match è stata paradossalmente più agitata in casa argentina che in quella degli asiatici. Causa delle tensioni sono state le dichiarazioni di Messi, il quale ha pubblicamente affermato di trovarsi meglio con il 4-3-3 rispetto al modulo che Sabella usa solitamente, ossia il 3-5-2. Secondo molti il cambio di modulo a cui si è assistito nella ripresa con la Bosnia, con l'accantonamento del 3-5-2 a vantaggio proprio del 4-3-3 sarebbe stato imposto dal fuoriclasse del Barca, ma il commissario tecnico ha smentito con fermezza le illazioni, affermando che il cambio di atteggiamento tattico deciso tra primo e secondo tempo del match d'esordio non è stato frutto di un consulto con i giocatori, ma di una sua decisione autonoma presa sulla base di quanto visto dalla panchina. Se, fino a prova contraria, si può credere alle parole del commissario tecnico, quel che è certo è che l'Argentina non può permettersi di sbagliare in questa edizione: la rosa a disposizione è una delle migliori degli ultimi anni e quando hai a disposizione il giocatore più forte del Pianeta le pressioni sono all'ordine del giorno. Dall'altra parte Queiroz, dopo averci visto affondare dalla Costa Rica, ha avvertito Messi e compagni, dichiarando che quello che è accaduto a Recife dimostra come nessuna partita sia persa in partenza e che non sempre le compagini più forti riescono a dettare legge contro quelle tecnicamente meno attrezzate.

Ad ogni modo nel match con l'Iran il modulo argentino non sarà nessuno dei due sopra citati, perché Sabella avrebbe optato per un 4-2-3-1, nel quale vi saranno due cambi rispetto al match con la Bosnia. Campagnaro e Maxi Rodriguez si accomoderanno con lui in panchina e al loro posto scenderanno in campo Gago e l'ex napoletano Lavezzi. Non c'è quindi ancora spazio per Higuain, per cui Messi ha avuto parole di stima in settimana, dando il via a diverse indiscrezioni che vorrebbero "El Pipita" sulla via di Barcellona. Per quanto riguarda l'Iran, non dovrebbero esserci cambi rispetto al buon match disputato contro la Nigeria, con Queiroz orientato a dare fiducia a chi ha ben figurato all'esordio.

Probabili formazioni

538em;">Argentina (4-3-2-1) Romero; Zabaleta, Fernandez, Garay, Rojo; Gago, Mascherano, Di Maria; Aguero, Di Maria; Messi.

Iran (4-4-2) Haghighi; Hajsafi, Heydari, Hosseini, Montazeri; Sadeqi, Dejagah; Nekounam, Pooladi, Teymourian; Ghoochannejhad

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