«O ci mettiamo in testa che bisogna cambiare passo, oppure saremo costretti a piangere troppi amici vittime della strada. Bisogna alzare il livello di guardia e di attenzione, prima di alzare bandiera bianca».
Davide Cassani è un Ct ferito. Un uomo di ciclismo che non ha nemmeno il tempo di festeggiare il titolo europeo conquistato domenica scorsa da Elia Viviani, che immediatamente ripiomba in una realtà che profuma di morte. «Non ho fatto a tempo ad atterrare in Italia, che sono stato raggiunto dalla notizia dell'ennesimo incidente», ci racconta il ct azzurro, che è anche presidente dell'Apt Emilia Romagna, e spinge forte sull'acceleratore della mobilità su due ruote. «Occorre una campagna forte e severa prosegue -. Occorre un salto culturale da parte di tutti: automobilisti e ciclisti. I ciclisti sono uomini messi a nudo, che hanno bisogno di protezione».
Cadono come birilli, uno dopo l'altro. E ieri a farne le spese è stato Domenico Pozzovivo, professionista del Team Bahrain, compagno di squadra di Vincenzo Nibali, investito da un'auto in allenamento a Cosenza. Il 36enne corridore lucano ha riportato due fratture esposte di tibia e perone, oltre che al gomito. Reduce dal Tour di Polonia, Pozzovivo ora è costretto a saltare la Vuelta al via la prossima settimana. «Domenico è sempre rimasto cosciente, dal momento dello scontro al ricovero in ospedale ci ha spiegato Emilio Magni, medico societario del Team Bahrain -. L'incidente non è stato dei più leggeri, ma come si dice in questi casi, poteva davvero andare peggio. Domenico è stato operato per ostiosintesi in sedazione dal primario del reparto di ortopedia Gualtiero Cipparrone e solo domani (oggi per chi legge) si deciderà se trasferirlo all'ospedale di Lugano, dove il corridore e la moglie Valentina vivono da anni».
Domenico al momento dell'incidente stava percorrendo la strada che conduce a Laurignano, frazione di Dipignano, quando all'altezza dell'incrocio con la strada che porta a Mendicino un'autovettura (Fiat Grande Punto, ndr) lo ha preso in pieno scaraventandolo per terra. Fortunatamente il conducente dell'auto ha prontamente chiamato il 118 e il piccolo scalatore del team Bahrain è stato trasferito in ambulanza al nosocomio civile dell'Annunziata per accertamenti clinici.
«Un conto sono le cadute in corsa, un'altra quando i ciclisti vengono travolti dalle auto ci ha spiegato il ct Davide Cassani -. Per quanto mi riguarda gli incidenti stradali sono davvero troppi. Grazie al cielo Domenico, nella sfortuna, è stato fortunato perché non ha trovato un pirata della strada, ma una persona perbene che l'ha immediatamente soccorso chiamando il 118. Oggi anche le cose più banali sono da considerare eccezionali.
Questo automobilista ha fatto il proprio dovere di cittadino, ma il fatto che l'abbia fatto non è poi un fatto così secondario. In ogni caso servono leggi e corsi anche a livello di scuolaguida. Gli automobilisti devono essere più responsabili, così come i ciclisti. Noi tutti dobbiamo fare qualcosa di più affinché questo scempio abbia fine».
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