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Brignone show in SuperG. Fede torna e centra la vittoria

Dopo i problemi al ginocchio, l'azzurra trionfa ad Altenmarkt. È grande Italia: Bassino 4ª, Curtoni 8ª

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La vittoria del rientro, la vittoria del riposo, la vittoria delle pieghe come lei nessuna mai. Federica Brignone ha pennellato, ieri, il superG di Altenmarkt Zauchensee andandosi a prendere su tutte in primis sull'esperienza di Corinne Suter a 4 centesimi, poi sulla gioventù dell'austriaca Ariane Raedler a 17 - la sua 18ª vittoria. Sesto sigillo nella specialità, seconda perla di stagione, sempre in superG come già a Sankt Moritz un mese fa.

Dopo uno stacco con cui rimettere in ordine per lei che fa quasi tutte le discipline - soprattutto idee e propositi per l'anno nuovo, la strada si è spianata e Brignone ha curvato come sa e come non sanno fare le altre. Inarrivabile nei tratti più tecnici dove il superG faceva eco ad un gigantone, Brignone ha ribadito lo strapotere azzurro nella disciplina, il suo amore per il superG e il feeling con questo tracciato, dove già aveva vinto in super combinata - con superG ca va sans dire - nell'anno d'oro 2020. La classifica cortissima, con le prime 20 ragazze racchiuse in un secondo, è la prova di Fede e tenacia: «In carriera ho vinto tanto, ma è sempre un'emozione diversa. Il mio ginocchio non è ancora al top e io non sono una persona sicura a prescindere: ho bisogno di conferme continue, per questo non è stato semplice comporre questo puzzle in cui tante hanno sbagliato o sopra o sotto. Però è stata una gara molto veloce con un finale da gigante che mi ha dato gioia», spiega la carabiniera di La Salle.

Non a caso nella parte alta della classifica, appena fuori zona podio, svettano delle gigantesse come Tessa Worley (5ª), ottima per un lungo tratto, Alice Robinson (7ª), ma soprattutto anche l'altro azzurra Marta Bassino che chiude quarta, rigenerata e felice a 43 centesimi: «Due giorni a casa, poi Cortina e Plan del Corones. Non so se andare a Garmisch». La piemontese non è l'azzurra che ti aspetti in superG, dato che il ranking di specialità parlava sì azzurro, ma con Sofia Goggia, Federica Brignone ed Elena Curtoni a dominarlo. Fede è sempre lì, si conferma seconda a 327 punti; anche Curtoni mantiene, pur tallonata da Gut Behrami ieri decima, la terza piazza della classifica, grazie all'ottavo tempo a 59 centesimi.

Goggia resta in testa per 5 punti su Brignone. Dopo la «cartella di sabato» parole sue per esorcizzare la caduta in discesa - i dolori e i dubbi sono come i lividi: li senti il giorno dopo. «Sapevo che non sarebbe stato facile eppure non sono così distante dai vertici, per aver sciato con delle staffe rinforzanti nelle ginocchia: ora terapia e un piano Marshall per il mio rientro», scandisce con fermezza militare la bergamasca, che firma un incoraggiante 19º tempo a 9 decimi dalla vittoria.

Appena davanti chiude Petra Vlhova per cui ogni punto è prezioso in chiave overall e in assenza di Mikaela Shiffrin: a separare le due, alla vigilia di discesa e superG di Cortina, sono solo 37 punti.

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