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Il capolavoro di Leonardo: Fabbri peso d'argento: E Jacobs c'è ma non vola

Prima medaglia azzurra: il gigante fiorentino si migliora ed è 2° (22,34 m) dietro a Crouser (23,51)

Il capolavoro di Leonardo: Fabbri peso d'argento: E Jacobs c'è ma non vola

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Budapest - Il capolavoro di Leonardo (Fabbri). Al termine di una gara da sogno, il colosso fiorentino si è portato a casa la medaglia d'argento nel peso ai Mondiali di atletica di Budapest. In Ungheria, si è fatta la storia.

Chi lo avrebbe mai detto dopo le qualificazioni del mattino, quando Leo era arrivato a un passo dall'eliminazione, per sei piccoli centimetri. Non si è abbattuto Leo, lui che ha sperimentato varie specialità, anche la velocità, ma ha scelto il getto del peso pur vantando ottime credenziali anche nel disco. E ieri allo stadio Nemzeti Atlétikai Központ ha trovato il lancio della vita e con 22.34 metri - ha migliorato il personale di 21.99 - si è preso uno splendido argento nel getto del peso alle spalle del primatista mondiale, lo statunitense Ryan Crouser d'oro con 23.51m (record dei campionati), e davanti all'altro americano Joe Kovacs - di origini ungheresi - con 22.12. Che fantastica impresa per Fabbrino, il suo soprannome, che prima di ieri sera si era tolto anche la soddisfazione di vincere al Golden Gala, disputato proprio nel capoluogo toscano.

Promosso in semifinale tra i grandi, ma riuscirà Marcell Jacobs ad entrare nel G8 della velocità? Il realismo del velocista azzurro che dopo un'altra stagione tormentata approda in semifinale ai Mondiali di Budapest, ma con uno tempo che non entusiasma lo stesso campione olimpico dei 100 metri. È comunque un campione olimpico che supera il primo turno, anche se per il rotto della cuffia e grazie al «tuffo» al traguardo con il quale in 1015 ha chiuso terzo e ha preceduto il canadese Brendon Rodney (1016), mentre primo e secondo si sono piazzati il giapponese Brown (1007) e il giamaicano Watson (1011).

«È stata la peggiore partenza della mia vita - ha dichiarato a caldo l'azzurro -, ma la seconda parte di gara non mi è dispiaciuta. Certo, ho fatto più fatica del normale, dopo tanto tempo ci sta. Non si possono fare miracoli». Jacobs non correva dal 9 giugno, quando aveva chiuso in 1021 a Parigi, in Diamond League. Il tempo di ieri sera è il primato stagionale all'aperto. Ma il gardesano vuole vendere cara la pelle, spinto anche dalla moglie Nicole presente sugli spalti. «Domani (oggi pomeriggio) scenderò in pista come ho fatto oggi (ieri, ndc) tirando fuori tutto me stesso. Sono 100 metri, conosco gli avversari e non puoi permetterti di fare errori». Jacobs conclude così: Avrei voluto dare qualcosa in più, far vedere che sono tornato. Domani è un altro giorno». Appuntamento alle 16:35. Non ci sarà Samuele Ceccarelli, quarto ed eliminato con 1026 alle spalle di Noah Lyles (995), Ferdinand Omanya (997) e del nigeriano Itsekiri (1017), che gli ha negato la gioia della semifinale. Delusione per Massimo Stano. Il marciatore pugliese, che alla vigilia aveva dichiarato di puntare all'oro, ha concluso la gara al 15° chilometro sui 20 previsti.

«Mi aspettavo tutt'altro» mastica amaro l'atleta pugliese.

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